Proprio come indica il titolo, sembra che YouTube abbia trovato un meccanismo in grado di individuare i video pirati. Questa notizia, apparsa in diversi network d’oltreoceano, crea inevitabilmente scompiglio tra le fila degli uploader pirati e li mette in guardia da futuri upload di file di immagini coperte da copyright.
A quanto ci è dato sapere fino ad ora questa nuova tecnologia è stata appunto creata per proteggere le case cinematografiche e più in generale gli autori o possessori di video dall’indiscriminato uso dell’ormai diffusissimo YouTube.
Il video pirata verrà bloccato direttamente in fase di upload e a seconda della policy scelta da chi ne possiede i diritti verranno seguite strade diversi nei confronti del video pirata.
In pratica i possessori del video al momento dell’upload decideranno o meno se permettere che altri utenti eseguano i rispettivi upload di copie del filmato stesso. Da questo momento in poi un sistema automatizzato controlla se qualche immagine del video, appena caricato da un utente x, equivalga ad una qualche astrazione (contenuta in un database) dei video precedentemente caricati da un possessore y.
In caso positivo, secondo le policy scelte dall’autore il video può essere rifiutato, può essere avvisato l’autore, possono entrare in gioco altri rapporti tra autore e uploader, ecc.
Il prodotto che verifica il rispetto del copyright è stato sviluppato direttamente da ingegneri e coder interni a YouTube stessa ed è il primo esempio di programma in grado di gestire e verificare un così alto numero di video.
A questo punto non ci rimane che attendere il risultato sul campo di questo prodotto e controllare se, tra qualche tempo, il sistema abbia realmente individuato i video pirata. Nel frattempo le case cinematografiche e produttrici di filmati di ogni genere sembrano apprezzare gli sforzi compiuti sin ora; tra di esse Time Warner e Disney.
E gli utenti che dicono? Per ora i commenti su Internet non sono molti e nella maggioranza dei casi sembra che non vi siano pareri negativi. Tuttavia alcune persone nutrono qualche dubbio sull’uso strumentale che alcune major potrebbero farne, ma sono solo voci.