Scendono di due punti percentuali, a partire dal 2017, per effetto delle disposizioni contenute nella Legge di Stabilità 2017, le aliquote contributive di professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata INPS in via esclusiva. La misura è contenuta nell’ampio capitolo della legge di Bilancio 2017 dedicato agli interventi al sistema previdenziale pubblico obbligatorio.
=> Confronta con le aliquote Gestione Separata 2016
Scongiurato, almeno secondo il testo del Ddl approvato alla Camera, l’aumento di due punti percentuali per le aliquote della Gestione Separata INPS, che invece di passare dal 27% al 29% (per poi salire al 33% dal 2018), scenderanno nel 2017 al 25% così da eguagliare la contribuzione previdenziale versata dai lavoratori dipendenti.
Rimane il contributo aggiuntivo dello 0,72% destinato al finanziamento delle indennità di maternità, agli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera, alla malattia e al congedo parentale. Quindi a conti fatti i professionisti, titolari di partita IVA, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS verseranno all’Istituto il 25,72% del reddito annuo prodotto.
Tale riduzione riguarda solo i professionisti titolari di partita IVA, mentre i collaboratori ed altre figure assimilate non titolari di partiva IVA continuaranno a pagare aliquote contributive più elevate sino al raggiungimento del 33% nel 2018 come previsto dalla Legge Fornero.