Immobiliare: più vendite, meno sconti

di Anna Fabi

Pubblicato 23 Novembre 2016
Aggiornato 11 Ottobre 2019 11:38

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L'Osservatorio della Banca d'Italia segnala un mercato immobiliare in ripresa, con prezzi stabili e migliori condizioni di accesso al credito.

In ripresa il mercato immobiliare, con vendite in aumento, grazie anche al buon andamento del mercato del credito, seppur con una certa stabilità dei prezzi delle abitazioni e una riduzione della percentuale di sconti. Lo rileva l’Indagine congiunturale della Banca d’Italia effettuata mediante sondaggio agli agenti immobiliari.

Compravendite

La quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione nel periodo di osservazione (terzo trimestre del 2016) è aumentata, anche se di poco, rispetto alla rilevazione precedente: dal 71,3% al 72,9%. Il saldo tra la quota di agenzie che riportano un aumento del numero dei potenziali acquirenti e quella delle agenzie che segnalano una diminuzione è salito al 4,6%, dal’1,7% nell’indagine precedente (l’anno scorso era di 6,1 punti percentuali).

=> Mercato immobiliare in ripresa: prezzi e domanda

Locazioni

Gli agenti che hanno dichiarato di avere locato almeno un immobile è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al periodo precedente (77,9%) ma è migliorato il saldo tra i giudizi di aumento e diminuzione dei canoni di locazione passando al -14,1%, dal -29,3%. L’86,1% degli agenti si attende canoni di locazione invariati (precedentemente era il 78,4%).

Il margine medio di sconto sui canoni rispetto alle richieste iniziali del locatore è diminuito al 5,8% dal 6,9 del trimestre precedente. Il saldo negativo fra le risposte di aumento e di diminuzione dei nuovi incarichi è passato al -12,9% contro il -16,8% della precedente indagine.

Incarichi a vendere

Non si registrano cambiamenti sostanziali invece con riferimento al saldo tra le risposte di aumento e di diminuzione delle giacenze di incarichi a vendere presso gli agenti passato dall’1,4% allo 0,7% .

In leggera flessione il saldo relativo ai nuovi mandati che passa al -1,3% contro il 5,7% precedente. Va però considerato un 61,9% di giudizi di stabilità. Le cause più frequenti che portano i clienti a revocare l’incarico riguardano:

  • la difficoltà degli acquirenti di ottenere un mutuo (21,7%, stabile sul trimestre precedete e in calo rispetto al 27,8% di un anno prima);
  • la differenza tra il prezzo richiesto per la vendita e quello offerto dai potenziali acquirenti.

Prezzi

Con riferimento ai prezzi offerti e proposti:

  • gli agenti immobiliari che segnalano proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi per il venditore si è ridotta al 55,3% contro il 68,8% della precedente indagine;
  • quelli che segnalano che i prezzi richiesti sono ritenuti eccessivamente elevati dai potenziali acquirenti rimane invece stabile al 52,7 %;
  • il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore si è ridotto, al 13%, da 14,5% del secondo trimestre e il 14,9% dell’anno scorso.

Scende poi da 9,4 mesi a 8,9 il tempo medio intercorso tra l’affidamento del mandato e la vendita dell’immobile (nelle aree urbane i tempi medi sono in genere più brevi di circa due mesi).

Mutui

La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è salita al 80,2% rispetto al 77,1% dell’indagine precedente e anche il rapporto tra prestito e valore dell’immobile è aumentato passando al 74,7% contro il 73,1%, il livello più elevato dall’inizio della serie delle rilevazioni (anno 2009).

Fonte: Banca d’Italia.