La maggior parte, se non la quasi totalità dei PC, al giorno d’oggi, è connessa alla rete Internet. La rete mondiale è uno strumento essenziale per la comunicazione e l’informazione, questo lo sappiamo.
Ma se da un lato si velocizzano comunicazioni e scambi (si pensi ai vari client per la messaggistica o anche alle sole e-mail) dall’altro aumentano i rischi per le utenze meno esperte.
Un antivirus spesso e volentieri è in grado di garantire una protezione solo parziale per la protezione della propria macchina e della propria privacy.
Ovviamente per le utenze residenziali che fanno del PC un uso prevalentemente ludico un firewall software che blocchi solo le intrusioni più dannose è più che sufficiente. Diverso è il discorso relativo alle piccole e medie imprese, dove la protezione delle macchine, del lavoro e dei dati è di primaria importanza.
Ecco dunque che risulta indispensabile munirsi di un firewall hardware che si occupi di monitorare tutto il traffico (sia in entrata che in uscita) presente sulla rete aziendale. Un firewall hardware, al contrario di uno software, lavora a livello primario, bloccando gli eventuali danni o intrusi prima che questi raggiungano il PC e non quando questo è già stato raggiunto.
Neobe S.r.l con il suo Neobewall viene in aiuto di quelle piccole imprese che intendono tutelarsi senza necessariamente investire un capitale. Al prezzo di 181 euro (IVA esclusa) si può ottenere un prodotto facile da configurare, da gestire e ottimo sotto il profilo delle prestazioni. Si tratta di un prodotto interessante sia perché in italiano (un po’ di amore per la patria non guasta mai) sia perché rappresenta una risposta alla crescente domanda di protezione a costi accessibili.
A livello prettamente hardware si presenta come un dispositivo molto spartano, essenziale, sobrio e funzionale. Senza particolari elementi grafici né led particolari. All’interno troviamo un processore AMD Geode SC1100, una memoria Dram di 128Mega e uno spazio per una scheda Compact Flash. All’esterno sono visibili le tre porte Ethernet. Il consumo dichiarato è di (appena) 5W e il prodotto promette di gestire sino a 255 postazioni in LAN. La base del sistema è FreeBSD.
Si tratta ovviamente di un prodotto non all’avanguardia, che comunque rappresenta un buon compromesso tra facilità d’uso e protezione offerta, tra prestazioni e prezzo.
Le utenze residenziali (tendenzialmente poco o nulla interessate a questo prodotto) nel caso volessero dotarsi di una protezione firewall hardware, anziché investire in qualcosa di costoso, potrebbero creare da soli il prodotto che li protegga: un vecchio PC e una dietro linux (magari di quelle appositamente studiate) sono quanto di meglio ci sia per un firewall artigianale.
Certo: non è una cosa semplice da realizzare, ma è comunque un ottimo modo per mettersi alla prova e risparmiare denaro, oltre a (perché no) divertirsi un po’.. Solo per gli appassionati si intende..
Cosa ne pensate?