Pubblicata la classifica dei paesi produttori di spam

di Mario Siravo

Pubblicato 13 Maggio 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

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Come i precedenti anni la Sophos, società leader nel settore della sicurezza informatica, non ha dimenticato il classico appuntamento con la classifica dei 12 Paesi mondiali maggiori produttori di spam nel primo trimestre 2007.

Ecco di seguito la classifica:

  • Stati Uniti 19,8%
  • Cina (inclusa Hong Kong) 7,5%
  • Polonia 7,4%
  • Corea del Sud 7,0%
  • Italia 5,0%
  • Francia 4,1%
  • Germania 3,7%
  • Spagna 3,5%
  • Brasile 3,1%
  • Russia 3,0%
  • India 2,8%
  • Taiwan 2,5%
  • Altri 30,6%

Anche in questo trimestre si riconfermano in prima posizione gli Stati Uniti, seguiti dalla Cina.

Il terzo posto della classifica se lo aggiudica la Polonia che sale nella zona alta della classifica.

L’Italia scala la vetta portandosi al quinto posto, appena sotto la Corea del sud e appena sopra la Francia.

La nostra nazione incrementa la propria percentuale da un 4,3% del 2006 a un 5% del primo trimestre 2007.

Un rincaro dello 0,7% da non prendere alla leggera.

Complessivamente c’è stato un aumento nella produzione di spam di circa il 4,2%.

Tra le tante novità bisogna citare le frodi azionarie tipo “pump-and-dump“.

Dal punto di vista pratico accade che i truffatori inviano e-mail invitando i malcapitati a investire in titoli, facendo quindi lievitare il prezzo degli stessi.

Successivamente, gli spammer vendono i titoli in loro possesso i quali di conseguenza subiscono un pesante crollo.

Lo stesso rapporto ha dato la possibilità di stilare una ulteriore classifica riguardante questa volta i continenti che hanno prodotto maggior spam.

Di seguito ecco la distribuzione geografica di spam per continente da gennaio a marzo 2007:

  • Europa 35,1%
  • Asia 33,4%
  • Nord America 22,9%
  • Sud America 6,6%
  • Africa 1,4%
  • Oceania 0,6%