Novità in materia di fatturazione nel Decreto Fiscale che sta terminando l’iter di approvazione in commissione Bilancio alla Camera: doppio bonus fiscale e nuovi obblighi per il tax free shopping (acquisti esentasse). Si tratta di emendamenti approvati il 9 novembre. Ricordiamo che il testo del decreto (n.193/2016) è in calendario in Aula lunedì 14 novembre e si prevede un passaggio breve (probabilmente con voto di fiducia), per cui il testo approvato è quello che andrà al Senato.
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Bonus fiscale
C’è un credito d’imposta di 50 euro, utilizzabile una sola volta nel 2017, per i privati che scelgono la fatturazione elettronica, che si aggiunge a un altro credito fiscale, di 100 euro, già previsto per l’adeguamento tecnologico necessario per le comunicazioni telematiche trimestrali dei dati IVA: il bonus sarà infatti esteso anche a chi opterà per la fatturazione elettronica tra privati, che comunque è facoltativa.
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Fatturazione elettronica
E’ stato approvato anche un altro emendamento in base al quale, dal primo gennaio 2018, sarà obbligatoria la fatturazione elettronica per il tax free shopping, al quale viene esteso il sistema O.T.E.L.L.O. che digitalizza il procedimento per ottenere il “visto doganale” sulla fattura. Previsto un apposito provvedimento applicativo del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di concerto con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Come spiega il firmatario dell’emendamento approvato, Sergio Boccadutri (Pd),
«a partire dal 1 gennaio 2018 la fattura per il tax free shopping dovrà essere emessa esclusivamente in forma digitale, come già in uso in Francia già dal 1 gennaio 2014». Per quanto riguarda O.T.E.L.L.O., si tratta di «una procedura innovativa predisposta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sperimentata durante l’Expo di Milano, che consente di digitalizzare il processo necessario ad ottenere il visto doganale da apporre sulla fattura tax free shopping per avere il diritto allo sgravio diretto, o al rimborso dell’IVA, per i beni acquistati dai turisti internazionali».
I vantaggi:
«la completa tracciabilità delle operazioni tax free e la gestione automatizzata del rischio» con «una sensibile riduzione dei costi della PA collegati ai controlli doganali e un maggior gettito erariale derivante dalla riduzione di frodi IVA, stimate oggi in centinaia di milioni di euro», per i commercianti «la semplificata modalità di fatturazione consentirà di non dover più riportare l’indirizzo di residente del turista internazionale» e, grazie all’applicazione del nuovo sistema, «un aumento di concorrenza e competitività tra gli operatori del servizio di rimborso tax free shopping, i quali saranno quindi spinti a offrire ai turisti un servizio qualitativamente sempre più efficiente con un conseguente miglioramento della shopping experience».