La mobilità elettrica potrebbe beneficiare della spinta propulsiva delle flotte aziendali, che sarebbero in grado di far espandere in modo significativo questo settore. Sia per bacino di utenza, che per utilizzo dei veicoli, le macchine elettriche potrebbero disporre di un vero e proprio banco di prova, nonché di una sorta di sponsorizzazione in merito alla loro efficacia di funzionamento. Se i veicoli fossero adeguati per esigenze aziendali, lo sarebbero sicuramente anche per quelle domestiche.
Il problema è che proprio le aziende risultano ancora scettiche nei confronti di questo segmento di veicoli, ma non per partito preso, quanto per i numerosi vincoli che sembrano ancora essere presenti.
=> Flotte aziendali: la Guida ufficiale al risparmio
In primis c’è sicuramente la percorrenza media. Rispetto ad un esigenza personale o familiare, un veicolo aziendale ha una necessità di autonomia decisamente superiore. Attualmente, in media, si può ipotizzare di percorre con un veicolo elettrico, prima di una sua ricarica, al massimo un centinaio di kilometri. Questi sono insufficienti per un’azienda media, che necessariamente ricorre ad altre soluzioni. Inoltre anche i tempi di ricarica sembrano ancora troppo lunghi rispetto alle necessità aziendali. Caricare una batteria richiede anche ore, che non è compatibile per chi deve tradurre il tempo in produttività. Inoltre la rete di ricarica nazionale è decisamente non adeguata ad eventuali ricariche fuori del perimetro aziendale.
L’autonomia delle batterie mette quindi un freno all’espansione, così come la loro durata. Il costo o il noleggio dei pacchi batteria rappresentano infatti un ulteriore blocco all’utilizzo. I manager delle aziende ancora non hanno trovato beneficio dall’impiego di veicoli elettrici e non hanno trovato quell’offerta commerciale accattivante che possa giustificarne l’adozione.
Questi e altri sono i contenuti della ricerca “Le flotte aziendali verso una svolta elettrica…ancora lontana”, promossa da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende, con il patrocinio di CEI CIVES – Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle a Combustibili.
La ricerca ha preso in considerazione sessanta grandi aziende, con le relative flotte aziendali, appartenenti ai più diversi settori di mercato, come quello dell’energia, della pubblica amministrazione, della grande distribuzione, ecc. In tutto 52.000 veicoli aziendali complessivi.
=> Flotte aziendali: come ridurre incidenti e consumi
Le aziende preferiscono abbassare il livello di CO2 puntando ad altre alternativa come il GPL (4,5%) o il metano (circa 3,5), che affiancano la regina delle tecnologie di alimentazione, ovvero il Diesel (88%).