Assunto come dipendente a tempo indeterminato, sono in arretrato di molte mensilità. In che modo posso recuperare il credito? Una conciliazione può far sì che mi venga restituito in parte anche dopo un eventuale licenziamento? Se usufruisco della cassa integrazione posso ricevere in contemporanea le mensilità arretrate?
La situazione presentata dal lettore lascia presupporre uno stato di crisi (di liquidità). Ecco dunque i miei suggerimenti e le risposte ai quesiti.
Un’alternativa per non doversi rivolgere a un avvocato è denunciare il fatto all’ufficio ispettivo della Direzione Territoriale del Lavoro, territorialmente competente. L’ispettore incaricato dovrebbe attivare una procedura che prende il nome di tentativo di conciliazione obbligatoria e che potrebbe consentire alle parti di raggiungere un accordo per una regolarizzazione della situazione; questo accordo normalmente si basa su un piano di pagamento dilazionato del debito.
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Un accordo conciliativo può certamente prevedere il pagamento anche in un momento successivo ad eventuali dimissioni a al licenziamento. La sospensione per cassa integrazione guadagni ed il relativo trattamento economico non sono incompatibili con la percezione di arretrati di retribuzione; la risposta è dunque affermativa: può essere posto in cassa integrazione, percepire l’indennità e contemporaneamente importi relativi alle mensilità arretrate.
Michele Bolpagni – Consulente del Lavoro
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