L’ambiente di lavoro si sta evolvendo: se prima si trattava di un luogo definito nello spazio e nel tempo, ora i confini si sono allargati. Niente più ufficio reale, ora si può cominciare a parlare di “ufficio virtuale”.
È questo il futuro della produttività aziendale, almeno secondo le opinioni espresse alla Office 2.0 Conference da parte dei rappresentanti delle maggiori compagnie nel campo dell’IT. A partire dalle due rivali Google e Microsoft, le affermazioni sono state unanimi: il destino dell’ambiente di lavoro è quello di venire influenzato dalla collaborazione on-line.
«Pensiamo che sia un terreno estremamente fertile» ha dichiarato un portavoce del colosso di Redmond intervistato sul tema, riferendosi al recente ingresso di Microsoft nel mondo dei social network collaborativi che strizzano l’occhio al business. Un mercato sempre più florido, con l’ingresso di nuovi attori come ad esempio Zoho Business.
Ma c’è anche chi avanza qualche dubbio sulla bontà di questa rivoluzione in atto. Come Google, azienda che col suo Google Apps for your Domain si è ritagliato un ruolo da protagonista nel settore della produttività on-demand. Che lancia un monito: questo nuovo “ufficio on-line” permetterà al professionista di lavorare ovunque lui voglia, ma a un costo. Rendere difficile distinguere il lavoro dalla vita d’ogni giorno.