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Cartelle Equitalia, rottamazione su tributi locali

di Barbara Weisz

Pubblicato 21 Ottobre 2016
Aggiornato 13 Novembre 2017 14:58

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Multe stradali ma anche IMU e TASI: i Comuni potranno aderire alla rottamazione sulle cartelle Equitalia in Legge di Stabilità: le novità in vista del testo.

La rottamazione sui costi delle cartelle Equitalia potrà riguardare anche le multe stradali, ma saranno i Comuni a decidere se aderire o meno: è una delle ultime novità che emergono dal cantiere della manovra economica 2017, in continua evoluzione in vista del deposito del testo alla Camera, previsto per il prossimo 24 ottobre. Tra l’altro, non è neppure chiaro se la rottamazione finirà nella Legge di Bilancio vera e propria oppure nel decreto fiscale collegato (nel qual caso, l’entrata in vigore sarebbe immediata, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

=> Cartelle Equitalia: rottamazione IVA e multe

Rottamazione multe

Secondo la anticipazioni, il Governo sarebbe riuscito a inserire anche le contravvenzioni al codice della strada nel mini-condono fiscale, che riguarderà sicuramente tasse dirette dovute all’Agenzia delle Entrate e contributi INPS e INAIL, e probabilmente anche l’IVA (ma qui ci potrebbe essere un problema di armonizzazione con la normativa comunitaria). In pratica, la sanatoria dei costi accessori (sanzioni e mora) sulle cartelle esattoriali derivante da multe (da pagare assieme agli interessi legali) sarà possibile solo nei Comuni che aderiranno a questa opzione.

Tributi locali

Un’altra novità importante riguarda l’ipotesi, nei Comuni che aderiscono alla rottamazione, di utilizzarla anche per gli altri tributi comunali, ad esempio IMU e TASI. Dopo l’approvazione della legge di Stabilità o del decreto, il Comune avrà 30 giorni di tempo per decidere se aderire o meno, pubblicando specifica delibera sul sito internet istituzionale. Per l’operatività della norma sulla rottamazione  bisognerà attendere i modelli di domanda, predisposti da Equitalia.

Rateazione

Presentando richiesta di adesione all’agente della riscossione, il contribuente dovrà chiarire se intende pagare in un’unica soluzione o meno. Secondo le anticipazioni, sarebbero consentite al massimo tre rate bimestrali, l’ultima entro il 15 dicembre 2017. Potranno aderire alla rottamazione anche i contribuenti che hanno già in corso un piano di rateazione.

Addio Equitalia?

Un altro capitolo caldo della manovra, come è noto, riguarda il futuro dell’agente della riscossione che, così come lo conosciamo oggi,  sparirà entro metà 2017. Dal primo luglio la riscossione passerà di mano ed Equitalia , che avrebbe dovuto essere abolita in base alle intenzioni di Governo – potrebbe essere trasformata in una partecipata pubblica, in via temporanea almeno: la questione è tecnicamente così complessa che potrebbe comportare l’inserimento in Legge di Bilancio (con conseguente iter parlamentare) piuttosto che nel decreto fiscale (di immediata operatività). Il nodo, nella ipotetica fusione con l’Agenzia delle Entrate, sarebbe il destino degli 8mila dipendenti con contrario bancario, con retribuzioni anche doppie dei colleghi statali, i quali peraltro sono vincitori di concorsi pubblico.