I SaaS o meglio noti come Software-as-a-Service, permetteno alle imprese di tutte le dimensioni di adottare nuove applicazioni molto più velocemente rispetto ai sistemi “hosted” tradizionali.
Queste applicazioni possono essere usate per gestire i servizi ai clienti in modo più veloce ed efficiente e contemporaneamente aiutano a migliorare le collabrazioni tra gli attori dei processi, e quindi aiuteranno le imprese a “spremere” maggiore produttività dai loro lavoratori e partner sparsi sul territorio.
Le offerte di Software-as-a-Service stanno crescendo e stanno iniziando ad essere maggiormente accettate dalle imprese. Quanto sarebbe bello smettere di sviluppare il software gestionale, non controllare più le performance delle tue applicazioni, e non partecipare più a quegli odiosi meeting in cui tutti si accusano reciprocamente quando ci sono problemi di performance Bene se si volesse tutto questo le applicazioni Software-as-a-Service (SaaS) offrono proprio la soluzione.
I clienti accedono alle applicazioni ed ai dati via Web affittando di fatto queste applicazioni da provider, ovvero fornitori di SaaS, con licenze rilasciate per utente (per-user) o su base temporale (per-month). Il provider dell’applicazione remota è responsabile per il funzionamento del software, della sicurezza dei dati e dell’infrastruttura sottostante.
Se i vantaggi sono molti è opportuno considerare anche le principali controindicazioni. Innanzi tutto “qualcun’altro” sarà responsabile delle performance delle applicazioni dell’impresa e della salvaguardia dei dati della compagnia.
Sono pronte le imprese ad affrontare questo tipo di cambiamento? Da una survey condotta nel 2006 le imprese che hanno intrapreso la strada dell’adozione delle applicazioni SaaS sarebbero molto soddisfatte delle decisioni intraprese e dei risultati ottenuti. Da questi dati emerge che più dell’80% delle imprese che utilizzano soluzioni SaaS ne sono soddisfatte ed hanno pianificato di aumentarne l’utilizzo sia in termini di numero di licenze per le applicazioni in essere, che di nuovi prodotti, e cosa di grande rilevanza, queste imprese raccomanderebbero l’adozione di questo tipo di tecnologia. Il profilo di queste imprese è tipicamente delle piccole e medie imprese PMI, per le quali in effetti sono stati pensati i sistemi SaaS.
A dispetto dei giudizi positivi di chi ha già adottato questi SW, più di un quarto delle imprese che hanno partecipato a queste survey, risultano avere ancora dubbi sugli aspetti legati alla sicurezza, dell’affidabilità ed alla solidità finanziaria a lungo termine degli attuali provider di soluzioni SaaS.
Alcune di queste imprese sono scettiche poiché sono reduci dalla bolla speculativa delle aziende dot-com ed hanno visto scomparire molti dei precursori degli attuali vendor SaaS, all’epoca noti come Application Service Provider (ASPs).
La scomparsa, spesso repentina, di questi fornitori (ASPs) rafforza l’apprensione che molte imprese, grandi e piccole, hanno nei confronti di questi fornitori si soluzioni. Ma ci sono importanti differenze tra i fornitori SaaS di oggi ed i fornitori ASPs di ieri che hanno fallito. Imparare dal passato Molti provider ASP hanno fallito perché non sono stati in grado di acquisire un numero di clienti sufficienti a coprire i costi necessari a sviluppare le loro applicazioni. La verità è che questi provider hanno provato a vendere applicazioni legacy di grandi fornitori, offrendo in più semplicemente accessi via Web ed in più hanno spesso utilizzato lo stesso modello di pricing che si usa da sempre nella vendita delle licenze software. Ovviamente molte aziende erano comprensibilmente restie a pagare le stesse cifre con gli stessi termini di licenza per la fornitura di servizi, per di più, poco testati.
Molti fornitori SaaS hanno imparato dagli errori commessi dai loro predecessori ASPs. Invece di fornire accessi Web alle loro soluzioni “hosted”, i nuovi SaaS provider hanno sviluppato vere e proprie applicazioni Web-based, sfruttando tutti i vantaggi delle moderne tecnologie e tool di sviluppo. Piuttosto di costruire grandi server e database farm, così che ogni cliente abbia le proprie risorse, i provider SaaS hanno basato i loro prodotti su di un nuovo paradigma progettuale un’architettura delle applicazioni e dei dati in multiproprietà (multi-tenancy). La multi-tenancy permette di servire molti clienti in modo più scalabile ed efficace dal punto di vista dei costi.
La grande innovazione dei provider SaaS è che hanno modificato il modello di pricing basandolo su canoni mensili o sul consumo effettivo. Questo ha permesso di liberare le imprese dal costo fisso e continuo delle licenze, permettendo loro di comprare l’accesso alle applicazioni ed ai dati quando ne hanno effettivamente bisogno o per meglio dire “on demand”.
I fornitori SaaS stanno quindi rendendo la vita più semplice ai loro clienti e permettendo una crescita delle loro applicazioni grazie all’introduzione degli strumenti di collaborazione e condivisione offerti dai maggiori siti di social networking come wikipedia, myspace e facebook.
Qualcuno potrebbe pensare che le nuove funzionalità offerte dal Web 2.0 siano irrilevanti per le imprese ma la Harvard Business Review ha recentemente riportato che più del 13 percento delle imprese sta già usando i wiki per incoraggiare le persone a contribuire alla redazione della documentazione on-line o a collaborare con altri contenuti e ormai i vari software di messaggistica sono sempre più accettati in molte imprese come strumenti di comunicazione.
Ci si può aspettare che gli strumenti di comunicazione e di collaborazione Web-based diverranno sempre più accettate e diffuse nelle imprese. Molti IT vendor stanno cavalcando l’onda di questo trend e stanno cercando un modo di capitalizzarne i frutti.
In Conclusione possiamo affermare che l’adozione dei SaaS sia stata rallentata da alcune remore tecnologiche, finanziarie e storiche, ma che i benefici che queste possono apportare, soprattutto alle piccole e medie imprese, vedranno i SaaS come una delle architetture con la maggiore possibilità di crescita.