Non solo incentivi fiscali per le imprese che investono in digitalizzazione (es.: iper-ammortamento): la Legge di Stabilità 2017 promuove anche l’innovazione attraverso molteplici strumenti. Si va dal credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo (compresa l’assunzione di personale altamente qualificato) alla finanza agevolata per Startup e PMI innovative, dalle risorse per la Ricerca a quelli per la formazione dei giovani, dai competence center ai digital innovation hub. Vediamo come si compone il capitolo innovazione in Legge di Stabilità 2017.
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Incentivi fiscali
Con la presentazione del piano Industria 4.0, il Governo ha illustrato gli sgravi 2017 per le imprese che investono in innovazione. Oltre alla proroga dell’ammortamento al 140% per l’acquisto di nuovi macchinari e soluzioni, si introduce un iper-ammortamento al 250% per gli investimenti in digitalizzazione. Potenziato anche il credito d’imposta R&S, al 50% e con tetto di spesa pari a 20milioni di euro.
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Per quanto riguarda la finanza a supporto dell’innovazione, è stata annunciata una detrazione fiscale al 30% per chi investe in Startup e PMI innovative: somma agevolata fino a 1 milione di euro. Si tratta di un potenziamento della misura attuale, che prevede una detrazione al 19%, fino a un tetto di 500mila euro. Ipotizzando l’investimento massimo agevolabile, con la manovra 2017 la detrazione spettante sarà di 300mila euro contro i 95mila attuali (il 19% di 500mila euro).
Altre misure
- Assorbimento da società “sponsor” delle perdite di startup per 4 anni;
- detassazione capital gain su investimenti a medio/lungo termine;
- programma “acceleratori di impresa” con focus Industria 4.0, combinando strumenti agevolativi e attori istituzionali come la CdP;
- fondi di investimento per l’industrializzazione di idee e brevetti ad alto contenuto tecnologico;
- fondi di venture capital dedicati a startup Industria 4.0 in co-matching.
Know-how
Numerose le misure che promuovono la formazione di nuove competenze digitali. Il piano Industria 4.o prevede la creazione di specifici competence center (a cui andranno risorse pubbliche), che coinvolgano università e imprese e sviluppino la ricerca. La loro mission prevede anche un focus sulle PMI, alle quali destinare consulenza tecnologica.
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Previsti investimenti pubblici per il piano nazionale Scuola Digitale, nuove specializzazioni e corsi universitari, potenziamento cluster tecnologici (partendo da Fabbrica Digitale e Agrifood). Da segnalare anche la volontà dell’Esecutivo di definire misure per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, la proroga dei 500 euro del bonus cultura, le agevolazioni (no tax area fino a 15mila euro di ISEE) per l’iscrizione all’università, borse di studio, finanziamenti per i dipartimenti universitari più attivi e misure per il rientro dei cervelli.