L’ultimo rapporto INPS, relativo ai primi sette mesi del 2016, conferma quelli che erano i timori di molti: il taglio delle riduzioni contributive per chi assume hanno avuto come effetto quello di portare ad un calo delle assunzioni a tempo indeterminato, facendo diminuire i rapporti stabili e facendo aumentare in parallelo i precari ed il ricorso ai voucher lavoro.
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Tempo indeterminato
In particolare, nei primi sette mesi del 2016 il bilancio è stato di 805 mila contratti in più, un dato inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+ 938.000), quando l’incentivo per le assunzioni agevolate era più alto, e superiore a quello registrato nei primi sette mesi del 2014 (+ 703.000), quando non vi erano sgravi. Da sottolineare però – 379 mila contratti a tempo indeterminato (-33,7%), comprese le trasformazioni di contratti a termine e di apprendistato.
Nei primi sette mesi del 2016 sono stati stipulati 972.946 contratti a tempo indeterminato, ma si sono registrate anche 896.622 cessazioni di contratti stabili, per un saldo complessivo pari a 76.324 unità.
Tempo determinato
Con riferimento ai contratti a tempo determinato, nei primi sette mesi del 2016, si registrano 2.143.000 assunzioni, in linea con il 2015 (+ 0,9%) e in crescita rispetto al 2014 (+ 3,5%). Le cessazioni dei contratti a tempo determinato è diminuita rispetto all’anno precedente del -6,9%.
Apprendistato
Per i contratti in apprendistato si osserva una crescita rispetto all’analogo periodo del 2015, del 15,4%.
Stagionali
I contratti stagionali invece registrano una riduzione del 9,0%.
Voucher
Aumenta il ricorso ai voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessoriodi valore nominare 10 euro: 84,3 milioni da gennaio a luglio 2016, pari al +36,2% sullo stesso periodo del 2015. Ricordiamo che l’importo nominale di 10 euro di ogni singolo voucher comprende la contribuzione a favore della Gestione separata INPS (1,30 euro), quella in favore dell’INAIL (0,70 euro) e una quota per la gestione del servizio (0,50 euro), per un compenso netto per il lavoratore è di 7,50 euro.
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Retribuzioni
Per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute nei primi sette mesi del 2016 l’INPS registra una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015.
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