Bando reti d’impresa per Artigianato digitale

di Francesca Vinciarelli

13 Settembre 2016 10:00

logo PMI+ logo PMI+
Reti di impresa per l’artigianato digitale, tutto pronto per il via al secondo bando: i dettagli e le modifiche rispetto al precedente.

Pronto il secondo bando per le reti di imprese che operano o vogliono operare nel campo della manifattura sostenibile e dell’artigianato digitale: il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha istituito il nuovo bando  con il decreto ministeriale del 21 giugno 2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 16 agosto 2016, n.190.

=> Teamreti Italia per le reti di imprese

Rispetto al precedente intervento, il secondo bando per le reti di impresa per l’artigianato digitale prevede che le aggregazioni proponenti (Associazioni temporanee di imprese, Raggruppamenti temporanei di imprese, Contratti di rete) debbano essere costituite da un numero minimo di imprese pari a 5 (non più 15) e vedano al loro interno la presenza di imprese artigiane ovvero microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti.

In più i programmi di investimento, localizzati sull’intero territorio nazionale, dovranno avere un importo tra 100 mila e 800 mila euro, una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione ed essere finalizzati allo sviluppo o alla creazione di:

  • centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese;
  • incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale;
  • centri finalizzati all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.

Devono inoltre prevedere forme di collaborazione con Istituti di ricerca pubblici, Università, Istituzioni scolastiche autonome ed Enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.

=> Credito: i punti deboli del contratto di rete

Agevolazione

L’agevolazione consiste in una sovvenzione parzialmente rimborsabile, a tasso zero, a copertura del 70% dell’importo del programma ammesso alle agevolazioni. La parte di sovvenzione da non restituire (contributo in conto impianti e/o conto gestione) è pari al 20% dell’importo complessivo del programma considerato ammissibile.

Ora è atteso un altro decreto con il quale il direttore generale per gli incentivi alle imprese stabilisca i termini e le modalità per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni.

.