Non solo film. Mentre continua ad infuriare la battaglia tra HD DVD e Blu-ray Disc, a trarre vantaggio dai nuovi formati potrebbero essere proprio le imprese.
La contesa per occupare l’invidiabile posto di erede del DVD ha ormai coinvolto tutti i big player dell’elettronica e del settore cinematografico, impegnati a spartirsi zone geografiche e prodotti per cercare di imporre uno standard unico.
Totalmente al di fuori di questa bufera emerge la nuova offerta di PowerFile, società specializzata in soluzioni di storage per aziende, che ha presentato il suo Active Archive Appliance Enterprise Edition (A3), per la prima volta basato su Blu-ray Disc invece che su DVD.
Come tutte le soluzioni di storage ottico, l’A3 è indirizzato all’archiviazione di dati fissi, non essendo possibile modificare il contenuto dei dischi una volta masterizzato. Questo potrebbe essere un vantaggio per le imprese che lavorano con alcune tipologie di dati che non vengono usati di frequente, e per i quali sarebbe uno spreco (di costi e di energia) il tradizionale storage su disco fisso.
Con i classici sistemi ottici basati su DVD, la massima capacità di immagazzinamento si aggirava intorno ai 12 TeraByte (12.000 GigaByte), mentre con il passaggio alla nuova generazione di dispositivi Blu-ray Disc è possibile conservare una quantità di dati 10 volte maggiore.
L’A3 di PowerFile ha un limite di 120 TB, che nei piani della società diventeranno 160 entro 6 mesi. Riguardo al funzionamento, assicura il vicepresidente del marketing Jonathan Buckley, le imprese «non dovranno pensare ad A3 come uno storage ottico: una volta installato, per gli utenti sarà identico a un sistema NAS».