Sono in maternità obbligatoria e, tramite patronato, ho fatto richiesta per prolungare l’astensione lavorativa tramite il congedo parentale (un mese), ma erroneamente non ho dichiarato che mio marito nel frattempo ha usufruito già di 4 giorni del medesimo congedo. È possibile correggere o annullare la domanda e ripresentarla corretta? Con quale modalità?
Il congedo parentale è una forma di tutela che l’INPS eroga, tramite il datore di lavoro, ai genitori che abbiano un contratto di lavoro da dipendenti e, in alcune misure, anche per gli autonomi.
Ai genitori spetta la possibilità di richiedere un periodo di astinenza dal lavoro, retribuito in maniera parziale, per un complessivo non superiore ai 10 mesi da usufruirne entro il compimento dei 12 anni del figlio, con un tetto massimo di 6 mesi (continuativi o frazionati) per genitore.
Il tutto è regolato a discrezione dell’Ente (INPS) che effettua i propri controlli, tramite le domande legate alle posizioni dei genitori assicurati.
Nel caso descritto, poiché la domanda di congedo in questione è stata presentata tramite Patronato, si consiglia di ritornare presso la sede dello stesso – e di non procedere con altri canali per non sovrapporre le richieste – chiedendo di procedere ad una correzione andando ad inserire, anche, le giornate già fruite dall’altro genitore, così da poter procedere ad un conteggio corretto.
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Chiedi all'espertoRisposta di Greta Rosatelli