Il contribuente che si ritrova in bolletta l’addebito di un Canone RAI non dovuto ha due diverse possibilità da percorrere: pagare, e chiedere poi il rimborso all’Agenzia delle Entrate, oppure pagare solo la parte della bolletta relativa all’elettricità, e non i 70 euro di abbonamento alla tv di stato. Il problema è che nel primo caso dovrà di fatto versare un’imposta non dovuta, e aspettare poi un rimborso, mentre nel secondo apre una pratica burocratica non semplicissima, e si espone anche al rischio di pagare alla fine una multa. Vediamo esattamente cosa prevedono norme e documenti di prassi, e quali sono le criticità.
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Sulle modalità di rimborso è appena intervenuta l’Agenzia delle Entrate con specifico provvedimento. Il contribuente compila il modulo di richiesta rimborso, lo invia telematicamente (possibilità che sarà operativa dal prossimo 15 settembre), oppure in forma cartacea via raccomandata, l’Agenzia delle Entrate effettua le opportune verifiche e poi dispone il rimborso. Che avviene direttamente in bolletta, con la primafattura utile, oppure con altre modalità (si parla di bonifico bancario o assegno). Quale che sia il metodo, il rimborso deve avvenire entro 45 giorni dalla richiesta.
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Se invece il contribuente decide di non pagare il canone, può farlo, versando solo la parte della bolletta che si riferisce all’energia elettrica. Qui però mancano una serie di chiarimenti, ad esempio sull’eventuale applicazione di sanzioni. La norma prevede che il mancato pagamento del Canone RAI comporti una sanzione, pari a un ventesimo, un decimo o un quinto della somma, a seconda del ritardo. Quindi, nel caso in cui il contribuente non paghi il canone e l’Agenzia delle Entrate verifichi poi che il versamento era invece dovuta, potrebbe dover pagare le sanzioni, anche se su questo punto sarebbero opportune
In pratica scegliendo la prima strada il contribuente anticipa di fatto dei soldi all’Agenzia delle Entrate, che glieli resituisce entro 45 giorni. Nel secondo caso, rischia di incorrere in sanzioni. Va anche detto che questa strada in alcuni casi presenta anche la complicazione burocratica: alcune compagnie elettriche chiedono di aprire una pratica di reclamo.
Ricordiamo molto brevemente che i motivi per cui è possibile essere esonerati dal pagamento del canone RAI sono sostanzialmente due: non avere il televisore, oppure avere l’abbonamento addebitato su un’altra bolletta. La richiesta di esonero per mancato possesso della tv deve essere stata presentata entro lo scorso 15 maggio, oppure entro il 30 giugno per l’esonero parziale. Se non è stata presentata la domanda, bosogna comunque pagare il canone. Per ilc otnribuente che avesse dei dubbi,è dipsonibile fra gli altri canali di comunicazione con l’Agenzia delle Entrate anche la pagina Facebook, che consente di porre quesiti e avere risposte in tempo reale.