Registratore telematico per l’invio degli incassi all’Agenzia delle Entrate senza più bisogno di scontrino e ricevuta fiscale, a partire da gennaio 2017: le Partite IVA che effettuano cessioni di beni o servizi ai privati (es.: negozi, ristoranti, ecc. ) che vogliono esercitare l’opzione per il nuovo regime IVA dei corrispettivi telematici, devono farlo entro il 31 dicembre 2016. Sul sito TRIS della Commissione Europea sono pubblicate le specifiche tecniche e le bozze del provvedimento. Tutti i documenti definitivi saranno pronti entro il prossimo ottobre.
=> Nuove multe per chi non rilascia scontrino
La normativa di riferimento è l’articolo 2 del decreto legge 127/2015, in base al quale dal primo gennaio 2017 i soggetti IVA sopra descritti possono optare per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, e dire così addio a scontrini e ricevute.
L’opzione è valida dall’inizio dell’anno solare in cui è esercitata fino alla fine del quarto anno solare successivo (quindi, per cinque anni) e, se non viene revocata, si estende di quinquennio in quinquennio.
Ricordiamo che l’opzione è facoltativa, con l’unica eccezione di soggetti IVA che vendono attraverso distributori automatici. L’esercizio dell’opzione avviene in forma esclusivamente telematica.
=> Fattura, ricevuta o scontrino: obblighi ed esenzioni
Il Registratore telematico è definito come uno strumento che, grazie a componenti hardware e software, aiuta a registrare, memorizzare, elaborare, sigillare, trasmettere telematicamente i dati fiscali relativi alle operazioni effettuate. Devono essere approvati dall’Agenzia delle Entrate tramite specifico procedimento, e poi sottoposti a verifica con periodicità biennale. L’esercente può utilizzare il registratore telematico come se fosse un normale registratore di cassa. Viceversa i registratori di cassa possono essere trasformati in registratori telematici, adattandoli in base alle specifiche tecniche previste dalle Entrate.
Il processo di trasmissione telematica, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, «avverrà in modo semplice e sicuro per il contribuente, consentendo all’Agenzia un censimento e un monitoraggio automatico dei registratori telematici in esercizio» e mettendo a disposizione dei contribuenti che hanno esercitato l’opzione «le informazioni acquisite nel tempo, al fine di instaurare con gli stessi un rapporto di massima collaborazione». Il registratore telematico è dotato di QRcode, da applicare in modo che sia visibile ai clienti, i quali possono verificarne la regolarità. Nel caso di malfunzionamento, l’esercente richiede tempestivamente l’intervento di un tecnico abilitato e fino a quando non avviene la riparazione annota tutte le operazioni su un apposito registro.