Ho 25 anni e sono dipendente con contratto a termine, in scadenza. Comunicando l’apertura della Partita IVA e la conseguente iscrizione alla Camera di Commercio è possibile ottenere il “licenziamento per giusta causa”? Vorrei accedere alla “disoccupazione anticipata” per aprire una piccola attività.
L’apertura di una Partita IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio non sono incompatibili in assoluto con una prestazione di lavoro subordinato. Premesso dunque che possono coesistere, l’importante è che la nuova attività di lavoro autonomo non venga svolta in concorrenza con il datore di lavoro. In questo caso, infatti, con l’apertura della Partita IVA violerebbe l’art.2105 del Codice Civile e sarebbe passibile di provvedimento disciplinare (anche espulsivo), compreso il licenziamento.
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Il licenziamento rimane comunque una facoltà e non un obbligo giuridico per il datore di lavoro, di conseguenza non è possibile sapere a priori se con questo comportamento subirà un licenziamento, tale che abbia poi diritto alla NASpI. È più corretto dire che si rischia il licenziamento.
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Per presentare la domanda di anticipazione NASpI, che è l’obiettivo del lettore, oltre agli altri requisiti previsti dalla norma, è essenziale trovarsi in uno stato di disoccupazione involontaria. Se il tentativo di farsi licenziare non porterà frutti, il requisito sarà comunque raggiunto al termine del contratto di lavoro subordinato. In questo modo, avrà accesso alla prestazione INPS, fruita anche in un’unica soluzione per l’avvio di una attività autonoma, secondo le ordinarie procedure previste dalla legge.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi