Anche le pensioni di invalidità civile sono esenti ai fini ISEE secondo l’ultima sentenza del consiglio di Stato? E in questo caso, quando sarà applicabile?
La riforma del calcolo ISEE è entrata in vigore nel 2015 andando a cambiare radicalmente oltre che le modalità di calcolo anche alcune componenti che intervengono a definire lo stesso. Tra queste, grande scalpore ha fatto l’inserimento in automatico da parte dell’INPS di quelle prestazioni da esso stesso erogate ai fini previdenziali/assistenziali legate alle invalidità. Infatti, come dicevamo, il cambiamento ha impattato anche la modalità di calcolo il quale, se in precedenza veniva emesso in tempo reale dai CAF dopo la compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), ad oggi il calcolo viene inviato e certificato dall’INPS stesso solo dopo le opportune verifiche sui parametri inseriti.
In definitiva, dal 2015 e fino alle sentenze nn. 838, 841 e 842 del Consiglio di Stato, anche quelle prestazioni che non vanno a concorrere al reddito complessivo ai fini IRPEF dovevano essere dichiarate ai fini del calcolo ISEE e, ovviamente, incidevano su questa.
Grazie all’ultima sentenza 29 febbraio 2016, e con la Legge n. 89 del 26 maggio 2016, tali prestazioni non dovranno più né essere dichiarate dai contribuenti né saranno riportate in automatico dall’INPS tali erogazioni da esso emanate (Comunicazione ai CAF INPS.0005.01/06/2016.0012912).
Greta Rosatelli – esperto fiscalista
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