Prestiti a professioniste e imprenditrici

di Barbara Weisz

Pubblicato 30 Giugno 2016
Aggiornato 19 Luglio 2016 17:38

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Proroga al 2017 dei prestiti agevolati a professioniste, autonome e imprese femminili: ecco le banche aderenti al protocollo ABI.

Accesso al credito
Fino al 2017
lavoratrici autonome, libere professioniste e imprese femminili possono utilizzare le agevolazioni per l’accesso al credito previste dal Protocollo ABI per la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile, scaduto il 31 dicembre 2015 ma prorogato a dicembre 2017.

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I prestiti agevolati sono erogati dalle banche aderenti all’accordo. Ogni istituto mette a disposizione delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome uno specifico plafond finanziario, destinato alla concessione di finanziamenti, a condizioni competitive, ai base ai seguenti programmi:

  • “Investiamo nelle donne”: nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa o della libera professione;
  • “Donne in start-up”: costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile o avvio della libera professione;
  • “Donne in ripresa”: ripresa di PMI e autonome che, per la crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.

Il finanziamento è garantito della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, o dalle eventuali garanzie pubbliche o private che le banche riterranno utile acquisire.

La sospensione rate (rimborso del capitale) può avvenire una sola volta e per un massimo di 12 mesi, in una serie di specifici casi: maternità, grave malattia dell’imprenditrice o lavoratrice autonoma ovvero del suo coniuge, convivente o figli anche adottivi, malattia invalidante di un genitore o parente o affine entro il terzo grado convivente con l’imprenditrice o lavoratrice autonoma.

Ecco l’elenco delle banche aderenti, con plafond a disposizione.

Banca Plafond
Gruppo IntesaSanpaolo 600 milioni di euro
Gruppo Banca Popolare di Milano 300 milioni di euro
Gruppo Ubi Banca 300 milioni di euro
Banco Popolare 100 milioni di euro
Banca delle Marche 20 mln di euro
Cassa di Risparmio Parma e Piacenza 15 milioni di euro
Banca Popolare dell’Emilia Romagna 15 milioni di euro
Banca Carim 10 mln di euro
BCC di Avetrana 10 mln di euro
Unipol Banca 10 milioni di euro
Credito Valtellinese 10 milioni di euro
Banca Popolare di Friuladria 8 milioni di euro
Cassa di Risparmio di San Miniato 5 milioni di euro
Banca di Piacenza 5 milioni di euro
Banca Malatestiana 5 milioni di euro
Cassa di Risparmio della Spezia 5 mln di euro
Cassa di Risparmio di Cesena 5 mln di euro
Banca di Credito Popolare 5 mln di euro
Credito Cooperativo Ravemmate e Imolese 5 mln di euro
Banca Popolare di Bari 5 mln di euro
Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Ravenna 5 mln di euro
BCC di Sangiovanni Rotondo 3 mln di euro
BCC delle Prealpi 2,5 milioni di euro
Banca di Cesena 2 milioni di euro
Banca Tercas 2 milioni di euro
Cassa di Risparmio di Orvieto 2 mln di euro
Banca Caripe 1 milione di euro
Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco Umbro 500mila euro
Banca Area Pratese Credito Cooperativo 500mila euro

Per approfondimenti: Protocollo ABI; atto di proroga