Il programma di videoscrittura, che siamo soliti usare, ci consente di inserire il corsivo a condizione di indicare all’editor dove inserirlo.
L’editor non può scegliere per nostro conto quando usare il corsivo, a meno che la parola non sia stata preventivamente inserita in corsivo nella funzione di “Correzione automatica”.
L’uso del corsivo è regolato da precise regole di stile, le quali stabiliscono quando è corretto o meno usare il corsivo, peraltro piuttosto abusato su Internet.
Ricordando queste regole, possiamo dire che è corretto usare il corsivo:
- quando, nel testo, si vuole mettere in risalto o distinguere dei termini;
- per le parole straniere che non siano entrate nell’uso comune;
- per le lingue antiche, come il latino;
- per i termini e le locuzioni abbreviate usate nelle citazioni bibliografiche;
- per i termini scientifici o medici la prima volta che compaiono nel testo;
- per indicare i nomi di libri, riviste, dischi, poesie, opere pittoriche, ecc.
Bisogna aggiungere però che:
- il corsivo rende inutili le virgolette (“), eccezion fatta per le citazioni;
- quando un articolo precede una parola in corsivo, questo va scritto in tondo;
- le virgole, i punti, e i segni di interpunzione in generale non vanno in corsivo, a meno che non siano parte integrante della frase in corsivo.