La Digital Transformation convince le aziende, che notano come il contesto economico e commerciale sia sempre più legato alle tecnologie digitali. Per questo motivo il 61% investe in questo settore, sviluppando un modello per la gestione dei talenti, lo sviluppo della leadership, le politiche di On-Boarding e la gestione delle performance.
Queste sono anche le aree che maggiormente beneficiano di investimenti mirati al digitale, con trend di crescita molto significativi e che si avvicinano ad un +20% annuo.
A fotografare la situazione sono Top Employers Institute e School of Management del Politecnico di Milano, nel corso della Conferenza “Prendiamo le Misure: Tecnologie e Metriche verso il domani”, che sottolineano come tuttavia ci siano delle forti contraddizioni e criticità.
Queste ultime derivano soprattutto dal forte divario tra la presenza di posti di lavoro effettivamente offerti e le competenze delle persone che si presenta ai colloqui. Il gap cresce in modo preoccupante, del 3% ogni anno su base europea. Nello specifico in Italia sarebbero 20.000 i posti di lavoro aperti, che tuttavia non vengono coperti da adeguate figure professionali.
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Forse anche per questo le aziende stanno investendo negli adeguamenti tecnologici che riguardano la strategia dei talenti (+19% nel 2016 rispetto al 2015) e le politiche di On-Boarding, ovvero di inserimento in aziende dei nuovi assunti (+18%). Altri investimenti forti si segnalano nello sviluppo della leadership (+19%) e nella gestione delle performance (+12%).
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La speranza è che le aziende possano cogliere in futuro le opportunità digitali e i lavoratori approfittare di una crescita di occupazione nei settori digitali 7 volte più veloce che in altri comparti e, in Italia, con una possibile disponibilità di 176.000 nuovi posti di lavoro ad alto potenziale tecnologico ne 2020.