Quando si configura un account di posta elettronica, con Outlook, il programma richiede di scegliere fra POP3, IMAP ed Exchange Server. Per questo motivo è bene conoscere le differenze fra questi tipi di account, per poter configurare il servizio che più si attaglia alle nostre esigenze.
Un server di posta POP3 è una sorta di “deposito temporaneo”: configurando Outlook, o altro client email, come POP3, si richiede al programma di connettersi all’ISP e verificare se c’è nuova posta; in tal caso questa verrà scaricata sul proprio PC e rimossa dal server, salvo diversa disposizione delle proprietà.
Un account IMAP, invece, non abbandona mai il server IMAP e questo consente di leggere la posta anche sui dispositivi mobili, giacché la posta non viene scaricata, ma è consentito leggerla semplicemente sul server IMAP. Questa soluzione può essere utile se si opera su più PC, ma è anche la soluzione adottata dalle aziende per il controllo della posta dei dipendenti, che rimane così in giacenza sul server IMAP.
Un account Exchange Server è quasi sempre scelto da grandi aziende, o centri di ricerca “et similia”; una sua descrizione più accurata è offerta dal sito di Microsoft dedicato a questa piattaforma, oppure si può ricorrere ad una più sintetica spiegazione ospitata da Wikipedia.
Microsoft Outlook imposta, di default, un account del primo tipo (POP3), ma può essere utilizzato anche un account IMAP o Exchange Server; al contrario, essendo Outlook un’applicazione che gira in locale, non può essere assimilabile ad una webmail. I POP3 sono gli account più comuni e, salvo rare eccezioni, quasi tutti i provider di caselle postali offrono il supporto POP.