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IMU-TASI in ritardo con sanzioni ridotte

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 20 Giugno 2016
Aggiornato 27 Marzo 2018 11:11

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Sono scaduti i termini per il versamento degli acconti IMU-TASI, ma è ancora possibile sanare la propria posizione fiscale con le mini-sanzioni previste dalla Riforma delle sanzioni tributarie.

Sanzioni ridotte per chi dimentica o paga in maniera insufficiente IMU-TASI: chi non ha versato gli acconti IMU e TASI entro il 16 giugno, in tutto o in parte, potrà regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso con l’applicazione di una mini sanzione dello 0,1% (1/10 della sanzione base) per ogni giorno di ritardo fino a 14 giorni dalla scadenza. Si tratta del cosiddetto ravvedimento sprint.

=> Ravvedimento operoso: tipologia e sanzioni previste

Oltre i 14 giorni e fino ai 30 di ritardo, ovvero in caso di ravvedimento breve la sanatoria costa l’1,5% (1/10 del 15%), successivamente e fino a 90 giorni la sanzione sale all’1,66% (1/9 del 15%).

Le riduzioni per le sanzioni applicate in caso di ritardato pagamento delle imposte è stato disposto, a partire dal 2016, con la legge di Riforma delle sanzioni tributarie (decreto legislativo 158/2015). Solo il cosiddetto ravvedimento lungo, quello che permette di sanare la propria posizione entro un anno pena il versamento di una sanzione nella misura del 3,75% (1/8 del 30%), non ha subito variazioni.

=> Ravvedimento operoso per i tributi locali

Tornando agli acconti IMU-TASI, ricordiamo che le abitazioni principali sono esonerate dal versamento dell’imposta, che però risulta ancora dovuta da parte dei titolari di immobili diversi dalla prima casa e di aree edificabili.