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Canone RAI in assenza di segnale TV

di Francesca Vinciarelli

17 Giugno 2016 10:00

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Il Canone RAI va pagato da tutti i possessori di apparecchi in grado di ricevere trasmissioni televisive, ma cosa accade se il segnale scarseggia? Ecco cosa fare in caso di disservizi.

Sembra quasi impossibile, ma esistono ancora zone d’Italia non coperte dal segnale RAI, in questi casi è lecito domandarsi se il canone RAI sia comunque dovuto oppure no. Ricordando però che la tassa è legata al possesso di apparecchi in grado di ricevere in segnale TV, risulta purtoppo dovuta anche qualora il segnale non arrivi o risulti compromesso. Per risultare esenti è necessario dichiarare di non possedere apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive (art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246).

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Attraverso il sito web RAI Way è possibile sapere se in una determinata zona c’è una buona ricezione del segnale RAI. Sul sito si legge che:

“Il servizio di ricevibilità del segnale radiotelevisivo nei Comuni è fornito da RAI Way per conto di RAI. Le informazioni ivi contenute derivano da una capillare attività di misura e sono rappresentative delle condizioni medie di ricevibilità nel Comune, valutate secondo gli Standard Internazionali. Ciò non esclude che vi siano situazioni puntuali, in particolare impiantistiche e/o orografiche, che limitano la ricevibilità in alcune parti del territorio comunale o che necessitano dell’installazione di sistemi riceventi complessi da parte degli utenti.

Il servizio territoriale di RAI Way fornisce, per conto della RAI, assistenza tecnica agli abbonati tramite Call Center, oppure, nei casi più complessi, tramite risposta telefonica diretta”.

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In caso di disservizi sulla trasmissione di programmi radio o televisivi è dunque possibile contattare il numero verde 800 111 555. Si può pertanto sperare di ricevere un segnale più forte ma non di ottenere una esenzione sul Canone RAI o un rimborso per l’imposta versata a fronte di un servizio poco efficiente. Se la propria zona risulta coperta in maniera non efficiente, è quindi valutabile la dismissione dell’apparecchio con conseguente procedura di invio della dichiarazione sostitutiva, che attesti il non possesso di apparecchi atti a ricevere il segnale della TV di Stato.