Le aziende puntano ad applicare il tradizionale ROI agli strumenti di Web 2.0, nonostante riscontrino notevoli difficoltà nel misurare l’effettivo ritorno sugli investimenti e l’incremento della produttività apportato da wiki, blog e RSS. Grazie alla nuova generazione di Internet è possibile ottenere efficienza e vantaggio competitivo. Ma non tutti gli strumenti forniscono lo stesso risultato.
A rivelarlo è uno studio pubblicato da Forrester Research la scorsa settimana, condotto tra Maggio e Giugno per analizzare la percezione che 275 decisori IT hanno nei confronti della Rete di seconda generazione.
Come già aveva annnunciato McKinsey, la nuova era di Internet è considerata strategicamente importante dai manager di tutto il mondo. Anche se sono in molti a ritenere che un uso improprio di questi strumenti possa seriamente compromettere la sicurezza aziendale.
In realtà, dunque, come si può leggere nel report, c’è una differenza tra i vari strumenti: RSS e podcasting sono elementi che aggiungono valore al business, al contrario di blog e social networking. Questo accade perchè, ad esempio, gli RSS sono utilizzati dalle aziende per gestire la comunicazione interna.
Dai risultati ottenuti, in particolare, è emerso che il 63% del campione intervistato utilizza il ROI per misurare il valore degli strumenti di Web 2.0, mentre il 14% si dichiara per nulla interessato a queste nuove tecnologie e ai vantaggi che potrebbero apportare.
Ad ogni modo, secondo le conclusioni riportate dall’analista che ha condotto l’indagine, le imprese che hanno un numero elevato di strumenti di Web 2.0 riescono a raggiungere risultati migliori in termini di profitto, al contrario di quelle aziende che, invece, hanno deciso di non implementarli.