Non è ancora stata risolta in via definitiva la situazione generata dalla Riforma delle Pensioni Fornero, quella dei lavoratori esodati, rimasti senza pensione né stipendio per aver stretto degli accordi con datori di lavoro come incentivo all’esodo (prepensionamento), basati però sulle vecchie regole previdenziali, modificate retroattivamente dalla Legge n. 214/11 con un innalzamento dell’età pensionabile.
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Dopo sette salvaguardie e innumerevoli appelli della Rete dei Comitati Esodati al Governo, associazione di volontari che si sta battendo per il diritto alla pensione degli esodati, il problema non risulta ancora del tutto risolto.
Lettera Rete Comitato Esodati
Un nuovo accorato appello è stato diffuso dalla Rete in questi giorni ai ministri del Lavoro Giuliano Poletti e delle Finanze Giancarlo Padoan, nonché ai Componenti delle Commissioni Lavoro della Camera e del Senato, con l’obiettivo di dare una risposta a tutti il 34.000 ex lavoratori licenziati con accordi precedenti la riforma Fornero ai quali viene ancora negato il diritto alla pensione perché esclusi dai sette provvedimenti di salvaguardia finora adottati.
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Si tratta di 34.000 esodati certificati dal Ministero del Lavoro al Parlamento, sottolinea la Rete dei Comitati degli Esodati:
“Risposte date utilizzando dati e stime elaborate dall’INPS che si sono spesso rivelate sovrastimate come dimostrato dai dati contenuti nell’ultimo Report del 20.5.16 pubblicato dall’Istituto di Previdenza. Un Istituto responsabile d aver fino ad oggi diffuso dati e stime non sempre rispondenti alla realtà, non consentendo al Parlamento di legiferare correttamente sui numeri dei soggetti interessati e, di fatto, impedendo di scrivere, già due anni fa, la parola fine a questa vergogna tutta e solo italiana.Dall’ultimo Report si evince infatti, in maniera chiara ed inconfutabile, che delle 172.466 posizioni complessivamente previste dai sette provvedimenti approvati, e già interamente finanziati, ne restano 35/40 mila ancora disponibili: infatti ne sono state accolte in totale 125.452 mentre 15.009 (di cui 13.407 solo nell’ultima settima) sono attualmente ancora giacenti.
Senza voler entrare nel merito delle giacenze relative all’ultima salvaguardia, che dovrebbero comunque consentire ulteriori significativi risparmi, allo stato attuale il Fondo esodati (comma 235, Art.1, L.228/2012), reintegrato delle somme indebitamente utilizzate per altre categorie con l’ultima legge di Stabilità, può contare su una residua giacenza pari al fabbisogno per finanziare 32.005 ulteriori salvaguardie”.
La richiesta è chiara ed esplicita: chiudere definitivamente la questione esodati con un’ottava salvaguardia e, quindi, con precisi atti del Governo e non soltanto con impegni pubblici presi da numerosi suoi esponenti. Più in dettaglio la Rete dei Comitati degli Esodati chiede al Ministero del Lavoro di:
“A. Indire, unitamente al Ministero delle Finanze, entro il mese di giugno la Conferenza dei Servizi per certificare i risparmi conseguiti dai sette provvedimenti di salvaguardia così come previsto dalla L.228/2012;B. Procedere sollecitamente al reintegro delle risorse distratte illegittimamente dal Fondo Esodati con la Legge di Stabilità 2016 (Art. 1, commi 273 – 281 – 289) e con L. n. 9/2016 Art. 13, e Art. 17 lettera m) per porle a disposizione di una nuova salvaguardia così come previsto dalla L.228/2012;
C. Approvare entro e non oltre il mese di luglio un nuovo provvedimento di salvaguardia per TUTTI gli esodati esclusi dalle prime sette, assicurando a tale provvedimento i dovuti termini di urgenza e l’adeguato percorso parlamentare che ne consenta una immediata approvazione, stante la circostanza che esso non richiederebbe l’impegno di nuove risorse finanziarie per la sua copertura”.
Viene inoltre richiesto un urgente incontro con una delegazione della Rete dei Comitati degli Esodati che, per i prossimi due mesi, rilanciano la mobilitazione e provvederanno ad adeguate forme di sollecitazione per l’immediata approvazione di un ottavo e definitivo provvedimento di salvaguardia.
=> Scarica e leggi la Lettera Rete dei Comitati degli Esodati
Interrogazione Parlamentare
Intanto anche L’Onorevole Walter Rizzetto ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro (5-08781) per chiedere ufficialmente al Governo chiarimenti su quali siano le intenzioni su un ottavo provvedimento di salvaguardia pensionistica per tutelare gli ultimi lavoratori esodati rimasti esclusi.