Lavoratore mobile cresce se il manager comunica

di Marianna Di Iorio

24 Luglio 2007 16:40

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I manager IT devono essere in grado di gestire in maniera adeguata il gruppo di lavoratori mobili. Solo in questo modo potranno accrescere la loro produttività

Il lavoratore mobile che riesce a crescere e ad avere successo è auto-motivato, stabile, estroverso e indipendente. Numerose aziende rischiano di non sfruttare al meglio i benefici che provengono da una forza lavoro mobile, scegliendo personale non adatto, gestendo i dipendenti in maniera inefficace e fornendo corsi di formazione non adeguati.

Tutti questi aspetti influiscono in maniera negativa sul successo di un lavoratore mobile.

A rivelarlo è l’ultimo studio di Cisco, “Understanding and managing the mobile workforce”, condotto per esaminare le sfide professionali affrontate dai lavoratori mobili.

«Poichè il fenomeno del mobile working continua a crescere, le organizzazioni devono essere certe di avere l’adeguata leadership per poter gestire team di lavoratori mobili. I manager non devono cadere nella trappola di trattare il personale mobile nello stesso modo con cui gestiscono gli impiegati stanziali in ufficio. Devono essere efficaci comunicatori e costruttori di relazione […]», così ha dichiarato Stuart Duff, l’autore dello studio.

Il manager che riesce ad avere successo è colui che ripone fiducia nel proprio gruppo di lavoratori mobili e permette loro di gestire in maniera autonoma i propri compiti. Inoltre, è colui che riesce ad avere con loro una comunicazione regolare.

Per quanto riguarda la diffusione dei lavoratori mobili in Europa, esiste una differenza notevole tra il nord e il sud del nostro Continente: nei Paesi Bassi è presente una forza lavoro mobile pari al 46% e al 45% in Finlandia, mentre in Spagna e Portogallo la percentuale è molto più bassa (rispettivamente 17% e 8%).

Inoltre, il Medio Oriente e diversi paesi africani sono riusciti a trovare spazio per la famiglia grazie alla mobilità, mentre in paesi come l’Argentina, il Brasile e il Messico, dove si preferisce la comunicazione faccia a faccia, c’è stata una lenta adozione delle tecnologie mobili.

Ad ogni modo, come afferma Clive Saekins, Director of Unified Communications di Cisco, «lo studio evidenzia l’esigenza delle aziende di affrontare una serie di problematiche in modo da rendere il proprio personale mobile il più produttivo possibile. È fondamentale assicurarsi che i lavoratori mobili abbiano a disposizione le tecnologie di comunicazione più appropriate».