Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha firmato, il 13 luglio, un Decreto Ministeriale con il quale vengono liberalizzati i dispositivi RFID (Radio Frequency Identification). Anche il Ministero della Difesa ha partecipato alla stesura del provvedimento.
In particolare, il Decreto Ministeriale stabilisce che «la banda di frequenze 865-868 MHz può essere impiegata, su base di non interferenza e senza diritto a protezione, ad uso collettivo da apparati a corto raggio per le apparecchiature di identificazione a radiofrequenza (RFID), aventi le caratteristiche tecniche di cui alla decisione 2006/804/CE. Tali applicazioni sono soggette al regime di “libero uso” ai sensi dell’art. 105, comma 1, lettera o) del Codice delle comunicazioni elettroniche, emanato con decreto legislativo 1° agosto 2003».
Come si legge in una nota, grazie a questa tecnologia, i cittadini italiani potranno beneficiare di notevoli vantaggi. Anche se le imprese mostrano alcune resistenze.
Infatti, come dimostra una recente ricerca pubblicata da CompTia, per la maggior parte delle aziende mancano le risorse necessarie affinchè siano sfruttate al meglio tutte le potenzialità.
Ma il problema più grande risiede nel lavoro necessario a far comprendere ai consumatori che la loro privacy non correrà alcun rischio.