Pubblicati dall’ISTAT i coefficienti da utilizzare per la rivalutazione delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e dei redditi dei lavoratori autonomi, ai fini della determinazione della base annua pensionabile e, quindi, per calcolare a quanto ammonterà una pensione con decorrenza 2016.
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A rendere noti i nuovi coefficienti che, ai fini dell’applicazione del metodo contributivo, vengono utilizzati per rivalutare i contributi versati dal lavoratore e calcolare il montante individuale maturato è l’INPS con il Messaggio n. 1031/2016. Allegando le tabelle per le pensioni con decorrenza 2016, l’Istituto fornisce:
- i coefficienti di rivalutazione retribuzioni e redditi pensionabili, per la liquidazione delle pensioni e dei supplementi di pensione di dipendenti e autonomi, con decorrenza 2016;
- i coefficienti di rivalutazione retribuzioni e redditi per la liquidazione delle pensioni con decorrenza 2016, per il calcolo delle quote di pensione di soli lavoratori delle gestioni di spettacolo e sport relative alle anzianità contributive acquisite anteriormente al 1° gennaio 1993.
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La variazione è stata determinata considerando l’applicazione del tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale, nei cinque anni precedenti il 2015, che è risultato pari a 0,005058. Pertanto il coefficiente di rivalutazione è pari a 1,005058. Sulla base di questo coefficiente, per esempio: lo stipendio di 40mila euro del 2013 in pensione vale da 40.080 euro a 40.880 euro, nel caso in cui venga utilizzato per il calcolo della seconda quota, riferita all’anzianità maturata dopo il 31 dicembre 1992.