Nel blog sono stati presentati tutti e tre i programmi. Ma come possiamo capire quale sia il migliore per la nostra produttività? Ovviamente la prima domanda da porsi è l’utilizzo finale che avranno i nostri lavori.
Per lavori professionali, ben curati e coinvolgenti credo proprio che ci si debba orientare sulla soluzione di Microsoft, che consente con le sue applicazioni di raggiungere degli alti standard qualitativi (a patto di sapere utilizzare bene i programmi).
Molte funzioni non sono disponibili sulle altre suite, così come gli effetti grafici che ad esempio in una presentazione dovrebbero animarla e renderla meno piatta; di contro ha un prezzo, che per talune versioni è molto elevato.
Per un uso casalingo OpenOffice è la soluzione ideale: non costa nulla (se non il tempo per scaricarlo), è semplice da utilizzare, può essere usato su sistemi senza grandi risorse hardware, ma per contro il dizionario ed il thesaurus vanno installati a parte e alcune funzionalità richiedono Java (il che rallenta il PC).
GoogleDocs è invece l’ideale per chi viaggia molto e non ha il PC sempre con sé e si appoggia agli Internet Point. Infatti, è possibile salvare i documenti creati direttamente sul web, così come i documenti vengono creati direttamente sul web, senza il bisogno di installare altri software. Di contro ci sono alcune limitazioni, come la mancanza di un correttore ortografico, o di effetti di transizione nelle diapositive o di formule avanzate (il foglio di calcolo ha solo le funzioni basilari).
Non è possibile quindi dare la palma di vincitore ad un solo pacchetto: ognuno di essi ha funzionalità specifiche che possono fare comodo a diverse categorie, ma dipende, come già detto, dall’uso finale che se ne vuole fare.