Nonostante resti di gran lunga la suite di applicativi per l’ufficio più diffusa al mondo, Microsoft Office ha spesso dei costi di licenza proibitivi che possono ostacolare il passaggio alle nuove versioni. Capita così che consumer e aziende si ritrovino a utilizzare edizioni antiquate dei software, privandosi delle nuove feature e delle migliorie offerte dalle incarnazioni più recenti del prodotto.
Ma il colosso di Redmond non sembra intenzionata a restare con le mani in mano. “C’è un intero settore di popolazione che non riusciamo a raggiungere” ha dichiarato Chris Capossela, vicepresidente della Business Division di Microsoft, nel corso di un’intervista. E già si pensa a sistemi di vendita alternativi.
L’idea – già in atto per alcuni mercati emergenti – è quella di offrire una sorta di “versione a consumo” della suite di applicativi per l’ufficio, da far pagare solo in base al reale utilizzo. Gli interessati acquisterebbero così una carta prepagata valida per due o tre mesi di licenza d’uso, sfruttabile in base alle proprie reali necessità.
Per le aziende potrebbe essere una vera rivoluzione: niente più spese esorbitanti per acquistare software che poi si rischia di non usare o sottoutilizzare, niente più tempi morti (ad esempio durante i periodi di vacanza). Un modo per alleggerire il bilancio, ed evitare sprechi di soldi.