Personalmente non sono un maniaco dei plugin nei programmi. Ci sono delle persone, invece, capaci di gonfiare il petto e fare la ruota come un pavone mostrandomi il nuovo plugin di Firefox appena scaricato.
E un po’ come chi vuole la macchina super-accessoriata, così come c’è quello che trasforma un programma di pochi Kb per creare .txt in un mostro capace di tradurre dal russo.
Vi sono però casi dove effettivamente qualche plugin può rendersi utile. Sul lavoro può accadere che una semplice funzione esterna integrativa risolva piccoli noiosi problemi e faccia risparmiare tempo.
Anche OpenOffice ovviamente fornisce gli strumenti per integrare tali servizi, sono dette extensions e consistono in macro, add.on ed add-in che possono rivelarsi molto utili per risolvere i vostri problemi.
Installarli è semplicissimo, basta aprire Strumenti-> Gestione Pacchetti, dopo che si aprirà la finestra, selezionate Pacchetti Personali e scegliete aggiungi, a questo punto dovrete solo scegliere il pacchetto aggiuntivo appena scaricato, generalmente in formato .zip, e dalla sessione successiva potrete attivare la funzione aggiuntiva. Questa generalmente potrà essere chiamata all’interno del menu Strumenti.
È anche possibile, sebbene presupponga una buona padronanza dei mezzi informatici, sviluppare tali estensioni in molti linguaggi differenti, malgrado l’indirizzo di massima di OpenOffice, vista la sua vicinanza con Sun, è preferire Java, un fatto che attira qualche critica dalla comunità.
La prossima volta che avete una mezz’ora di tempo vi consiglio di fare un giro per la rete in cerca delle extensions gratuite disponibili, chi sa che non troviate qualche anima buona che può darvi esattamente quella funzione tanto utile che stavate cercando.