Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Regno Unito possiedono tutte le caratteristiche necessarie per supportare e far crescere il settore dell’Information Technology. Garantiscono, dunque, i migliori ambienti affinchè le industrie IT diventino competitive.
A rivelarlo è lo studio “IT industry competitiveness index”, pubblicato da BSA (Business Software Alliance) e condotto da Economist Intelligence Unit.
Per realizzare il report sono stati analizzati 64 Paesi, tra cui anche l’Italia, sulla base di diversi fattori: il fattore business in generale, le infrastrutture IT, il capitale umano, gli aspetti legali, il settore di Ricerca e Sviluppo e il supporto per lo sviluppo di industrie IT.
Ha rappresentato oggetto d’analisi, ad esempio, il numero di PC presenti negli uffici di un determinato Paese, l’adozione della banda larga o la conformità con le normative vigenti.
Nella classifica dei 64 Paesi, al quinto posto si colloca l’Australia, mentre il nostro Paese occupa la posizione numero 23. L’India e la Cina, considerati come un mercato emergente con ottime prospettive per lo sviluppo delle infrastrutture IT, occupano rispettivamente la posizione numero 46 e 49.
All’ultimo posto troviamo, invece, l’Iran. Gli analisti prevedono che nell’immediato futuro Cina e India avranno come diretti concorrenti il Brasile, la Russia, la Malesia e il Vietnam.
Ad ogni modo, in ogni parte del mondo stanno cambiando le competenze richieste dalle industrie IT. I dipendenti, oltre ad avere conoscenze tecniche, devono dimostrarsi esperti in project management, change management e business analysis.