Agenzia Entrate: ravvedimento operoso su YouTube

di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Febbraio 2014
Aggiornato 27 Gennaio 2023 14:32

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L’ultimo video dell’Agenzia delle Entrate a disposizione dei contribuenti sul canale YouTube riguarda il ravvedimento operoso, attraverso il quale è possibile sanare pendenze fiscali pagando una sanzione ridotta: il filmato, come tutti gli altri consultabile gratuitamente, spiega in modo diretto e semplice in cosa consiste e come si può utilizzare il ravvedimento operoso. Si tratta della possibilità , per il contribuente, di sanare spontaneamente un ritardo o un errore nel pagamento di un’imposta. Due le condizioni assolutamente necessarie: la regolarizzazione deve essere spontanea, nel senso che la violazione che si intende sanare non deve essere stata ancora notificata e non deve essere oggetto di alcuna verifica fiscale o accertamento in corso, e bisogna rispettare le tempistiche stabilite.

A seconda del periodo intercorso fra la scadenza naturale di quanto dovuto e il momento in cui si effettua il ravvedimento, cambiano le sanzioni (sempre ridotte rispetto al 30% standard):

  • ravvedimento sprint, fino a 14 giorni dalla scadenza: si paga una sanzione dello 0,2%.
  • Ravvedimento breve, da 15 a 30 giorni di ritardo: si paga una sanzione del 3%.
  • Ravvedimento lungo, da 30 giorni a un anno: la sanzione sale al 3,75%.

In tutti i casi, naturalmetne, oltre alla somma dovuta e alla sanzione, si pagano gli interessi di mora. E’ possibile utilizzare il ravvedimento anche per la presentazione della dichiarazione dei redditi: in questo caso, il ritardo non può mai superare i 90 giorni, e la sanzione è pari a 25 euro.

Il pagamento si effettua utilizzando il modello F24 se la regolarizzazione riguarda imposte sui redditi (Irpef, Ires), le relative imposte sostituive, oppure Irap e IVA. Si usa invece il modello F23 per imposta di registro e altri tributi indiretti. Infine, nel caso in cui il ravvedimento riguardi l’imposta di registro dovuta per i contratti di locazione, si può pagare attraverso il modello 24 Elementi Identificativi. Fonte: Entrate in video, il canale You Tube dell’Agenzia delle Entrate