L’ultimo rapporto Akamai sullo stato di Internet e Banda Larga comporta per l’Italia l’ennesima bocciatura. Tra i pochi dati positivi, il +0,5% del numero di connessioni con velocità maggiore di 10 Mbit.
Scorrendo la lunga classifica dei Paesi più digitalizzati, il nostro occupa il 48esimo posto al mondo per velocità della connessione, con un dato medio di appena 4,9 Mbit (IIIQ 2013). I più “rapidi” d’Europa sono i Paesi Bassi con 12,5 Mbit di velocità media, nel mondo gli abitanti della Corea del Sud che mediamente possono disporre di 22,1 Mbit. Secondi e terzi, Giappone e Hong Kong. Non andiamo meglio (siamo 69esimi) per le velocità di picco: l’Italia è addirittura l’unico Paese europeo ad aver registrato un picco di velocità di connessione sotto i 20 Mbit.
Non benissimo, ma fortunatamente nemmeno male, i dati relativi alle velocità delle linee mobili. In Italia è stato riscontrato un divario di circa 1.6 Mbit tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (4,5 Mbit) e quello che offre la velocità media minore (2,9 Mbit). Le velocità massime rilevate dagli operatori italiani mobili vanno dai 25,6 Mbit ai 19 Mbit.
In confronto, la velocità media rilevata in Europa per le connessioni mobili è tra i 9.5 Mbit e gli 0.6 Mbit, con picchi tra i 49.8 Mbit e i 2.4 Mbit.
Internet da mobile: i nuovi profili di utenti
Se in generale la Banda Larga in Italia non va molto bene, possiamo consolarci nell’essere uno dei Paesi mondiali dove sono generati il minor numero di attacchi informatici. Al primo posto c’è la Cina con il 35% di attacchi generati, l’Italia si colloca invece tra gli ultimi posti della classifica con lo 0,7% (fonte: Report Akamai).