I business manager europei danno la colpa ai responsabili IT, ai dipendenti e ai rivenditori se nella loro azienda si utilizzano software senza licenza.
Per loro, l’utilizzo di software illegali è sempre responsabilità di qualcun altro, mentre ci sono addirittura quelli che affermano di non sapere assolutamente nulla sulla questione.
A evidenziare tale situazione è l’ufficio legale di Business Software Alliance (BSA), che già aveva trattato l’argomento pubblicando a Febbraio una ricerca sull’uso dei software pirata in azienda.
«Il titolare di una società, il CEO o il direttore generale hanno la responsabilità di garantire che il software installato e utilizzato in azienda sia regolarmente acquistato affinchè non violi le leggi sul copyright. E i business manager devono prendere atto di questo», così commenta Luca Marinelli, Presidente di BSA Italia.
Per la società, le aziende che non controllano la situazione in merito ai software e alle licenze rischiano di spendere molto di più, acquistando più licenze di quelle necessarie, oppure commettendo errori nell’identificare software contenenti virus o spyware.
«Il software – ha aggiunto Marinelli – è un asset fondamentale, insieme ai supporti hardware, ai dati archiviati e allo staff che raggiunge e utilizza tali risorse. Si tratta di uno strumento di business essenziale: per questo motivo, il fatto di garantirne l’uso efficiente ed efficace dovrebbe essere una priorità indiscussa per l’azienda».