Per le Dichiarazione dei Redditi 2014 (sul 2013), la novità più interessante è la possibilità di presentare il modello 730 anche senza un sostituto d’imposta, situazione tipica di quei dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro e quindi, privi di sostituto d’imposta, finora non potevano chiedere un rimborso diretto dei crediti d’imposta.
730 senza sostituto d’imposta
Dalle dichiarazioni dei redditi di quest’anno tutti i lavoratori che hanno cessato il contratti e si trovano, pertanto, senza un sostituto d’imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio, potranno avvalersi di un Caf o di un professionista abilitato per la trasmissione del modello 730 all’Agenzia delle Entrate.
Detrazioni per figli a carico
Le detrazioni base per ciascun figlio a carico passano da 800 euro a 950 euro mentre quelle per figli di età inferiore a tre anni da 900 euro a 1220 euro. Infine le detrazioni aggiuntive per ogni figlio disabile passano da 220 euro a 400 euro.
Donazioni Onlus
Aumenta, dal 19% al 24%, lo sconto Irpef per le donazioni alle Onlus e in favore delle popolazioni colpite da calamità o da eventi straordinari nonché per quelle devolute a partiti o a movimenti politici.
Recupero del patrimonio edilizio
E’ confermata la detrazione del 50% per le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute fino al 31 dicembre 2014. A questa va aggiunta una ulteriore detrazione del 50% da rateizzare in dieci anni per le spese fino a 10.000 euro sostenute dallo scorso 6 giugno per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Irpef sulla casa
E’ stata ripristinata l’Irpef per le abitazioni non locate situate nello stesso comune in cui si trova l’abitazione principale del contribuente. Il reddito è imponibile nella misura del 50%. Per i fabbricati locati la deduzione forfettaria del canone è scesa dal 15% al 5% mentre l’aliquota agevolata per la cedolare secca è passata dal 19% al 15% esclusivamente per i contratti a canone concordato. Resta ferma, invece, al 21% l’aliquota della cedolare secca per chi ha concesso in affitto immobili a canone libero.