Sono tante le novità per l’ISEE 2016, inserite nella nuova modulistica che da gennaio ha sostituito la precedente DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) a un anno dall’entrata in vigore della Riforma dell’indicatore della situazione economica equivalente, necessario per la richiesta di prestazioni sociali agevolate o servizi per i quali serve determinare la fascia di reddito (voucher bebè, asilo comunale, università, mense scolastiche…). Scaduto il 15 gennaio, il rinnovo ISEE comporta in alcuni casi delle modifiche (sia per la DSU mini sia per altri moduli). Vediamo dunque una breve guida alla compilazione 2016.
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Moduli DSU
Viene confermata l’impostazione della DSU, che si compone di diversi moduli: una DSU mini (moduli MB.1 e FC.1), con la quale vengono fornite le principali informazioni su situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare e che di fatto è quella che si presenta per la maggioranza delle prestazioni. Ecco le novità 2016:
- aggiornate le indicazioni agli anni e inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta 2014;
- modificata la denominazione della casella riferita a soggetti minorenni, presente nel Quadro A dei moduli MB.1 e MB.1rid, precisando meglio che tale casella deve essere barrata nel caso in cui il minorenne nell’anno di riferimento non abbia avuto trattamenti, redditi nonché patrimoni;
- c’è una deroga al principio per il quale non vanno riportati in DSU i contributi a titolo di rimborso spese laddove le spese siano rendicontate: devono essere indicati i contributi per spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale poiché, anche se sono rendicontate, sono detratte dall’INPS in via automatica (Quadro FC8 sezione III).
Ci sono poi casi specifici, per i quali bisogna presentare altri moduli. Vediamoli, completi di novità 2016:
- ISEE socio sanitario: prevede la compilazione del modulo MB.3 per la prestazioni socio sanitarie residenziali e del modulo FC.2 nel caso siano presenti nel nucleo familiare persone con disabilità o non autosufficienti;
- ISEE università: prevede la compilazione del modulo MB.2, con due novità: nel quadro C è stata introdotta per lo studente la casistica dell’unico genitore separato, con modifica della prima casella nel caso in cui “nel nucleo è presente un solo genitore, mentre l’altro risulta separato legalmente e non convivente”. Nelle istruzioni è stato precisato che “l’adeguata capacità di reddito” deve essere riferita, in linea di principio, al singolo studente universitario. Se tuttavia questi è coniugato, il predetto requisito deve essere valutato tenendo conto anche dei redditi del coniuge;
- ISEE minorenni: presenza nel nucleo di figli i cui genitori non siano coniugati tra loro, si compila il modulo MB.2;
- Esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi o sospensione degli adempimenti tributari: prevede la compilazione del modulo FC.3. Novità 2016: è stato inserita nel Quadro FC8 una casella da spuntare nell’ipotesi di componente esonerato dalla presentazione della dichiarazione fiscale o di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali. Questo consente una migliore individuazione delle ipotesi in cui i dati reddituali vengono autodichiarati dal dichiarante.
Ci sono poi altri moduli per situazioni particolari: è possibile compilare – invece che il modello mini (MB.1) – il modulo MB.1 rid quando si preferisce far riferimento ad un nucleo familiare ristretto, composto solo da beneficiario, coniuge e figli, solo in caso di prestazioni socio-sanitarie per persone con disabilità e/o non autosufficienti maggiorenni, e prestazioni connesse ai corsi di dottorato di ricerca. Nei casi di genitori non conviventi è possibile dover calcolare una “componente aggiuntiva”, per la corretta determinazione della situazione economica familiare, e in questo caso bisogna compilare il modulo FC.4. Infine, resta la possibilità di presentare l’ISEE corrente, che segnala un cambiamento della situazione economica intervenuto dopo aver presentare la DSU (ad esempio, in caso di perdita del lavoro).
ISEE e documentazione
La DSU si può presentare direttamente all’ente che fornisce la prestazione oppure al Comune, a un centro di assistenza fiscale (CAF), alla sede INPS competente oppure in via telematica attraverso i suoi servizi online. Chi si compila da solo la DSU non deve presentare ulteriore documentazione. Chi invece presenta l’ISEE attraverso un CAF o professionista abilitato (es.: un commercialista) presenterà dichiarazione dei redditi, documentazione su immobili e investimenti e tutto cioè che serve per compilare la dichiarazione e ottenere l’ISEE.
Calcolo e rilascio
L’ISEE viene calcolato dall’INPS (qualunque sia la modalità di presentazione) tenendo conto di tre parametri fondamentali: composizione del nucleo familiare, reddito e patrimonio (mobiliare e immobiliare). Non utilizza solo le informazioni auto-dichiarate ma consulta anche anagrafe tributaria e propri archivi. In parole semplici, tutte le informazioni già note all’amministrazione finanziaria non vengono chieste al contribuente. Si tratta di una semplificazione che ha rappresentato una delle principali novità della Riforma 2015 e potenziata nei prossimi anni, ad esempio con i dati della super-anagrafe finanziaria relativi a investimenti e conti correnti. Importante: questi ultimi sono dati già noti ma per il momento è necessario inserirli in dichiarazione. L’INPS calcola l’ISEE in 10 giorni e al contribuente viene fornita la relativa documentazione. Se l’ISEE serve per una prestazione con scadenza imminente e quindi non ci sono i tempi per attendere i risultati, è possibile presentare la richiesta con la sola ricevuta di presentazione della DSU: l’ente erogatore acquisirà successivamente l’attestazione ISEE.
=> Riforma ISEE: guida e FAQ
Dati da inserire
Ecco le informazioni che il contribuente inserisce in DSU, con le novità di compilazione 2016:
- composizione nucleo familiare;
- reddito: vanno dichiarati, nel quadro FC4 del modello mini, i redditi soggetti a imposta sostituiva (come la cedolare secca), o a ritenuta a titolo d’imposta, i redditi esenti da imposta (esclusi quelli eorgati dall’INPS, perché l’istituto è in grado di rilevarli autonomamente), proventi agrari da dichiarazione IRAP, redditi fondiari di beni non locati soggetti a IMU, trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari, non soggetti a IRPEF e non erogati dall’INPS, redditi da lavoro o redditi fondiari prodotti all’estero;
- patrimonio immobiliare: fabbricati, terreni, in Italia e all’estero. In questa sezione (quadro FC3 del modello mini) si specifica il valore ai fini IMU (è una delle novità della Riforma, che di fatto ha aumentato la rilevanza ai fini ISEE degli immobili di proprietà), e si segnalano gli immobili di residenza;
- patrimonio mobiliare: è il quadro FC2 del modello mini, contiene tutti i dati relativi a investimenti, rapporto finanziari, piani di risparmio e via dicendo, e anche le informazioni sul conto corrente. Qui, in chiave antifurbetti, oltre al saldo di inzio e fine anno, bisogna anche calcolare la giacenza media. Qui c’è una novità: nelle istruzioni per la compilazione 2016 sono state inseriti alcuni chiarimenti in tema di patrimonio mobiliare (ad esempio viene specificato il criterio di conversione del patrimonio all’estero, viene precisato che tra gli incrementi del patrimonio mobiliare rientrano i “trasferimenti” tra componenti dello stesso nucleo familiare, vengono indicate le carte prepagate con IBAN tra i rapporti finanziari da inserire nella sezione I);
=> ISEE: calcolo giacenza media sul conto
- assegni periodici corrisposti al coniuge e per i mantenimento dei figli: solo se effettivamente corrisposti o percepiti, si segnano nel quadro FC5 del modello mini;
- autoveicoli e beni di lusso: si segnano nel quadro FC6 della DSU mini.