Deficit Italia in aumento: stime UE 2016

di Anna Fabi

4 Febbraio 2016 12:39

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Nuovo outlook UE su PIL, deficit e occupazione 2016 in Italia: debito pubblico in aumento, sullo sfondo la richiesta alla Commissione Europea di maggiore flessibilità sui conti.

La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia. Il dato che preoccupa non è tanto il PIL quanto il deficit (+1,5%) e il debito pubblico (132,4%). In generale, in Europa i segnali di ripresa ci sono e sono ormai stabili per il quarto anno consecutivo, seppur con un ritmo moderato, guidata principalmente dai consumi. In Italia, tuttavia, l’outlook sul PIL subisce una penalizzazione nonostante le previsioni positive (in parallelo a quelle in crescita per mercato del lavoro e disoccupazione). Peccato che i trend del nostro debito pubblico trascinino al ribasso le stime sul prodotto interno lordo.

Ripresa debole

Le nuove previsioni si collocano in momento assai delicato: il braccio di ferro Italia/UE sulla richiesta di maggiore flessibilità rispetto al patto di stabilità e ai limiti imposti nel rapporto Deficit/PIL. Il “pomo della discordia” è la richiesta, a margine della Legge di Stabilità 2016, di arrivare al 2,4%. Per il Commissario per gli Affari economici, Pierre Moscovici:

“La debolezza della congiuntura internazionale costituisce un rischio: per questo è necessario essere estremamente vigili. Dobbiamo impegnarci ulteriormente per rafforzare gli investimenti, aumentare la nostra competitività in maniera intelligente e completare il lavoro di risanamento delle finanze pubbliche”.

=> Legge di Stabilità promossa dall’UE

La presidenza Juncker si pone in termini “possibilistici” (leggi: piena attuazione delle riforme strutturali italiane e co-investimento UE su progetti di sviluppo). Sul tavolo, in soldoni, ci sono circa 16 miliardi di maggiore flessibilità (e maggior deficit). Alla luce dei nuovi dati, tuttavia, la strada sembra ora maggiormente in salita.

UE: STIME ITALIA  2014 2015 2016 2017
PIL (VAR. % ANNUA) -0,4 0,8 1,4 1,3
INFLAZIONE (VAR. % ANNUA) 0,2 0,1 0,3 1,8
DISOCCUPAZIONE (%) 12,7 11,9 11,4 11,3
DEFICIT (% DEL PIL) -3 -2,6 -2,5 -1,5
DEBITO (% DEL PIL) 132,3 132,8 132,4 130,6
SALDO PARTITE CORRENTI (% DEL PIL) 2 2,2 2,1 2,1

 

Migliori, invece, i dati sul lavoro in Italia.

 “Gli sgravi sulle assunzioni hanno sostenuto l’aumento del numero degli occupati visto nel 2015”. “Con il rafforzarsi della ripresa, l’occupazione continuerà ad aumentare nel 2016 e 2017…”.

Ma il monito è sempre dietro l’angolo:

“…ciononostante, la disoccupazione scende gradualmente […] la pressione sul costo del lavoro resterà limitata in parte per i tagli al cuneo fiscale”.