Entro il 10 dicembre occorre versare l'acconto 2013 delle imposte Irpef e Ires. Numerose modifiche alla normativa obbligheranno imprese e persone fisiche ad eseguire nuovamente i calcoli. Fra le principali, l'aumento di un punto percentuale degli acconti, il 100% per l'Irpef e il 101% per l'Ires, nonché le minori deduzioni di spesa sulle autovetture.
L'aumento di un punto percentuale su Irpef e Ires è stato previsto da DL 76/2013 portando al 100% l'acconto sull'imposta sul reddito delle persone fisiche e al 101% quello sull'imposta sul reddito delle società . Poiché le modifiche sono state introdotte dopo la scadenza prevista per il versamento della prima rata, il maggiore versamento va interamente imputato alla seconda rata. Per questo motivo occorre eseguire nuovamente tutti i calcoli.
In pratica si dovrà calcolare l'acconto totale dell'imposta applicando le percentuali del 100% se persone fisiche o del 101% se società e detrarre l'importo già versato a giugno o a luglio quale prima rata.
A complicare i calcoli, tuttavia, è intervenuta la disposizione che prevede una minore deducibilità dei costi delle auto aziendali e dell'aumento dei redditi dominicali e agrari.
In tale ambito occorre individuare gli importi sostenuti nel 2012 per i veicoli aziendali e ricalcolarne la deducibilità . Le percentuali di deduzione, si ricorda, sono scese dal 40% al 20% per le auto a disposizione e dal 90% al 70% per quelle in benefit ai dipendenti. Per determinare l'acconto da versare il prossimo 10 dicembre, imprese e persone fisiche hanno a disposizione due metodi di calcolo: previsionale e storico. Il metodo storico è basato sui dati indicati nel modello Unico 2013 relativi all'anno 2012; il metodo previsionale è, invece, adottato nell'ipotesi di un minore imponibile o di una minore imposta che si prevede di dichiarare per l'anno in corso.