Aggiornati a fine 2015 i dati del Barometro Minibond, mercato in grande fermento e in costante crescita grazie ad operazioni di piccolo taglio. Insomma un canale di finanziamento alternativo e complementare che sta prendendo sempre più piede in un mercato in cui il credito bancario delle PMI fatica a ripartire.
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Minibond
E proprio grazie ai minibond le PMI sono riuscite nel corso dell’anno passato a trovare risorse per il proprio sviluppo. Si tratta di un innovativo strumento di auto finanziamento per le aziende non quotate in Borsa. Con questo strumento di debito le piccole e medie imprese meritevoli possono ottenere fondi dagli investitori professionali fornendo in cambio titoli di credito in favore di chi desidera credere nel loro progetto finanziandolo in alternativa alle tradizionali banche commerciali.
Mercato 2015
A monitorare l’andamento del mercato dei minibond in Italia è stato MinibondItaly.it, il portale italiano dedicato a questa forma di finanziamento alternativo. Dall’analisi è emerso che nel corso del 2015 i prestiti bancari alle imprese non si sono ripresi e in parallelo si è sviluppato un mercato nuovo e complementare al credito bancario tradizionale, quello dei minibond.
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In un anno (dicembre 2014-dicembre 2015) le emissioni totali quotate sull’ExtraMOT Pro sono state più di 50 e il mercato ha raggiunto un valore di circa 5,5 miliardi di euro. Interessante notare la continua crescita del trend che vede aumentare le emissioni di taglio inferiore: 12 emissioni del quarto trimestre su 14 appartengono a questa fascia. A crescere sono soprattutto i settori Power & Utilities e Financial Services (6 emissioni su 14 nell’ultimo trimestre). La maggior parte delle emissioni sono concentrate nel Nord.
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Con riferimento al mese di dicembre 2015 l’identikit dei minibond di importo inferiore a 50 milioni di euro è stato il seguente:
- taglio medio 9,3 milioni di euro;
- scadenza media: 5,4 anni;
- struttura del rimborso: 48% bullet (tutto a scadenza) / 52% con piano di ammortamento;
- cedola media annua: 5,55%;
- fatturato medio emittente: 93,9 milioni di euro.
Previsioni 2016
Positive anche le stime per il 2016, anno durante il quale si prevede che il trend continui nella stessa direzione del 2015, con emissioni di valore anche più contenuto e a tassi di interesse più competitivi rispetto a quelli attuali.
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