Con le feste natalizie si moltiplicano gli annunci di lavoro e a svelare quali siano le figure più ricercate dalle aziende è l’Osservatorio della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro. Il lavoro in Italia c’è, commentata Rosario De Luca, consulente del lavoro e avvocato, e addirittura ci sono potenziali datori di lavoro che faticano a trovare lavoratori che rispondano alla loro richiesta.
=> Annunci di Lavoro: le richieste delle aziende
Figure più richieste
Tra le figure professionali più richieste troviamo quelle nel settore Commercio tra cui:
- allestitori di vetrine (200 posti);
- banchisti per stand natalizi (400 posti);
- addetti impacchettamento e consegna pacchi (200 posti).
Nel settore del Turismo troviamo:
- maestri di sci (150 posti);
- addetti alla reception delle strutture alberghiere (500 posti);
- animatori per piano bar e organizzatori eventi (300 posti);
- addetti alla manutenzione delle piste da sci (600 posti).
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Lavori introvabili
A questi annunci di lavoro “stagionali” si aggiungono altre 35.000 tipologie di lavoro per le quali le aziende faticano a reclutare lavoratori perché necessitano di una particolare specializzazione o perché più faticosi. In particolare, si fatica a reperire:
- commessi (quasi 3.000 posti di lavoro non coperti);
- camerieri (più di 2.300 posti);
- parrucchieri e delle estetiste (oltre 1.100 posti);
- elettricisti (oltre 1.250) dei meccanici auto (quasi 1.200 posti);
- tecnici della vendita (1.100 posti);
- idraulici e posatori di tubazioni (più di 1.500 posti);
- baristi (quasi 1.800).
=> Professioni introvabili: la classifica
In Agricoltura si trovano i seguenti posti vacanti:
- raccoglitori stagionali di frutta e ortaggi;
- trebbiatori;
- mungitori;
- tagliatori di pellame;
- personale addetto alla vendemmia.
C’è poi un 30% di aziende, quasi una su tre, che fatica a trovare lavoratori con le giuste specializzazioni.
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Disoccupazione
La Fondazione Studi analizza anche lo stato di disoccupazione giovanile che oggi supera i 3 milioni di unità, con il tasso di disoccupazione generale che si attesta all’11.3%. Una percentuale piuttosto alta, seppur pari al -1.1% rispetto ad un anno fa. Se poi si guarda al tasso di disoccupazione dei 15-24enni, la disoccupazione sale al 40.5%, una percentuale tra le più alte in Europa. In più in questa fascia di età gli inattivi sono pari al 74.4%, gran parte dei quali residenti nelle Regioni del Sud Italia.
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