La Legge di Stabilità è stata presentata al Consiglio dei Ministri e mette in discussione oltre 27 miliardi di euro in tre anni di cui solo 11,6 miliardi nel 2014. Qualche tassa è stata abbassata ma altre sono state alzate. L’IMU per la prima casa, ad esempio, è stata abolita ma, per la dura legge del contrappasso, è stata introdotta la Trise che, a sua volta, ingloba Tari e Tasi. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Imposte sul lavoro e sulle attività produttive
Il cuneo fiscale è la differenza che c’è tra quanto paga un datore di lavoro ai propri lavoratori dipendenti e quello che in realtà entra nelle loro tasche. La tassazione sul lavoro riceverà un taglio di 2,5 miliardi di euro mentre altri 40 milioni ridurranno l’Irap sulla quota lavoro. Infine un miliardo servirà a limare i contributi sociali sulle imprese.
Detrazioni IRPEF
I lavoratori dipendenti potranno contare anche sull’aumento di alcune detrazioni IRPEF. Privilegiati i soggetti con redditi bassi.
Assunzioni a tempo indeterminato
Le imprese che aumentano il numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato potranno dedurre ogni anno 15.000 euro dal costo del personale. Ai datori di lavoro che trasformeranno i contratti a termine in assunzioni verrà restituita la contribuzione aggiuntiva dell’1,40%.
IMU e Trise
Abolita l’Imu sulla prima casa. Nasce, invece, la Trise, un tributo sui servizi comunali. La Trise si articola in due componenti: la Tari, che rappresenta la tassa sui rifiuti urbani, e la Tasi, che rappresenta un contributo a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni. La Trise graverà su prime e seconde case e deve essere versata da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali o le aree stesse. La disciplina della tariffazione della Trise spetta ai Comuni. Dovrà essere versata in quattro rate trimestrali: 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre. I Comuni, tuttavia, potranno variare le scadenze. => Leggi anche IMU, TARES & Co.: la mappa delle tasse in arrivo
Imposte sulle rendite finanziarie
Dal 2014 l’imposta di bollo sulle comunicazioni relative a prodotti finanziari passa dall’1,5 al 1,65 per mille consentendo un introito di 900 milioni. => Scopri quali sono le imposte su investimenti, conti correnti e rendite