Gli ELTIF, fondi di investimento europei a lungo termine, sono pensati per far affluire capitali verso l’economia reale, in particolare le PMI e progetti strategici per la crescita, nonchè:
«mobilitare e convogliare capitali verso investimenti europei a lungo termine nell’economia reale, in linea con l’obiettivo dell’Unione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva».
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Sono fondi di tipo chiuso, che possono essere acquistati da investitori istituzionali e da privati. Sono molto stringenti le norme per uscire prima della scadenza della propria quota, in modo da garantire la stabilità dell’investimento. Ci sono anche regole che garantiscono l’investitore: gli strumenti di finanza derivata sono possibili solo per coprire i rischi, non per speculare. I gestori devono avere una specifica autorizzazione europea.
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Le PMI e i progetti finanziati devono riguardare settori strategici, come trasporti, energie alternative, infrastrutture sociali (scuole e ospedali), innovazione. L’orizzonte temporale minimo è di dieci anni. Le condizioni dell’investimento sono diverse per gli istituzionali e i privati. Per quanto riguarda la protezione contro la speculazione, oltre alla regola sui derivati, sono proibite le seguenti attività:
- vendite allo scoperto,
- esposizioni dirette o indirette verso commodity, operazioni come concessione o assunzione di titoli in prestito, patti di riacquisto, o qualsiasi altro accordo che abbia effetti economici equivalenti e presenti rischi simili, se ciò incide su oltre il 10% delle attività dell’ELTIF.
Gli ELTIF possono investire in attività non quotate in Borsa o su qualsiasi altro mercato non regolamentato, oppure PMI quotate ma con capitalizzazione inferiore a 500 milioni di euro. Il progetto o l’impresa su cui si investe deve essere europea. Queste sono le regole generali, il regolamento prevede poi una serie di requisiti specifici relativi alle caratteristiche dei gestori, degli investimenti, delle operazioni ammissibili.
Lo scorso 8 giugno 2016 l’ESMA ha pubblicato la bozza di Regulatory Technical Standards (RTS) in relazione al Regolamento UE 2015/760 (European Long-Term Investment Fund Regulation). Le proposte:
- uso dei derivati limitato a finalità di copertura;
- orizzonte temporale ELTIF commisurato all’asset con maggior periodo di vita residua;
- nuovi criteri per la valutazione degli asset di un fondo prima della liquidazione;
- periodo di transizione entro il quale i fondi già operativi potranno adattarsi per assicurare la conformità alle nuove regole.
Su tali proposte, a luglio è stata aperta la consultazione con gli stakeholders.
Per approfondimenti: Regolamento ELTIF