In vista della scadenza ultima per il saldo TASI 2015 (16 dicembre), ecco una breve guida al pagamento per privati e imprese, con le istruzioni di calcolo per ogni tipi di immobile e le aliquote da applicare. Per molti contribuenti sarà l’ultima volta, visto che la Legge di Stabilità 2016 prevede l’abolizione della TASI sulla prima casa.
=> Saldo IMU-TASI 2015: aliquote e scadenze
Come si calcola la TASI
L’imponibile è lo stesso dell’IMU: rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente corrispondente alla tipologia dell’immobile. La rendita catastale si può trovare sul contratto di vendita o di affitto dell’immobile oppure in visura catastale (si può ricorrere all’apposito servizio dell’Agenzia delle Entrate che fornisce il dato della rendita catastale online dell’Agenzia delle Entrate). In aiuto, è possibile utilizzare uno strumento online per il calcolo TASI.
Coefficienti
- abitazione (gruppo A, tranne A10): 160;
- uffici e studi privati (categoria A10): 80;
- uffici pubblici (gruppo B): 140;
- negozi e botteghe (C1): 55;
- cantine e solai (C2): 160;
- laboratori artigianali, palestre, stabilimenti balneari (C3, C4 e C5): 140;
- posti auto e rimesse (C6 e C7): 160;
- magazzini, opifici, immobili d’impresa (gruppo D, tranne D5): 65;
- banche (D5): 80.
Aliquote
Una volta calcolato l’imponibile, si applica l’aliquota stabilita dal Comune in cui si trova l’immobile. Attenzione: le aliquote valide per il 2015 devono essere state approvate entro il 30 luglio e pubblicate sul sito delle Finanze entro il 28 ottobre. Se non ci sono nuove delibere 2015, si applicano le aliquote 2014. Se la nuova delibera è valida (perchè approvata nei tempi previsti) ma il contribuente ha versato l’acconto di giugno applicando l’aliquota 2014, deve fare il conguaglio. Nel consultare le delibere comunali, in particolare quelle sulla prima casa, bisogna controllare bene anche le eventuali esenzioni e agevolazioni applicabili. Le delibere sono consultabili sul sito del Dipartimento delle Finanze (clicca qui).
=> Saldo IMU-TASI 2015: le aliquote valide da applicare
In base alla legge, l’aliquota comunale di appartenenza non può superare lo 0,33% per le prime case (0,25% + la maggiorazione dello 0,08%) mentre per gli altri immobili la somma IMU-TASI è al massimo pari all’1,14% (1,06% + 0,08%). Le delibere comunali possono prevedere la maggiorazione dello 0,08% o sulle prime case o sugli altri immobili oppure spalmarla su entrambe le tipologie, ma senza applicarla interamente ad entrambe.
=> TASI e IMU: come si applica la maggiorazione dello 0,08%
Casistica
- Comuni senza nuove delibere 2015: si paga il saldo TASI con le aliquote 2014. L’importo sarà uguale all’acconto;
- Comuni con nuove delibere 2015 valide: bisogna applicare le nuove aliquote. Se in cui il contribuente ha pagato l’acconto con aliquote 2014, l’importo del saldo non corrisponderà a quello della prima rata: per ricalcolarlo, bisogna sottrarre quanto già versato in giugno all’ammontare della TASI dovuta per l’intero anno applicando le aliquote 2015. Se il contribuente ha già applicato le nuove aliquote 2015 all’acconto, allora il saldo sarà uguale.
NB: attenzione alle regole sulle pertinenze (le stesse già applicate negli anni passati: massimo tre pertinenze per ogni , che devono appartenere a classificazioni catastali diverse).
=> TASI 2015 perpertinenze accatastate con la prima casa
TASI per inquilini
Contrariamente all’IMU, la TASI si paga anche da chi vive in affitto. L’aliquota è stabilita dalla delibera comunale e può variare dal 10 al 30% dell’imposta dovuta sull’immobile (il resto spetta al proprietario). Se la delibera non prevede nulla, si applica l’aliquota del 10%. E’ importante tener presente che il calcolo va effettuato in base alla destinazione d’uso dell’immobile per il proprietario e non per l’inquilino. Per esempio, anche se per il locatario si tratta di abitazione principale, l’aliquota da applicare sarà quello valevole per il locatore, in genere seconda casa.
=> TASI per inquilini in affito: guida completa
Come si paga
Come sempre, si può versare l’imposta utilizzando il modello F24 oppure il bollettino postale. I codici tributo:
- 3958: abitazione principale e relative pertinenze,
- 3959: fabbricati rurali ad uso strumentale,
- 3960: aree fabbricabili,
- 3961: altri fabbricati.