Il Governo interviene sui costi della riscossione eliminando la norma che prevedeva una riduzione dell’aggio Equitalia, superata dal nuovo meccanismo di calcolo spese in cartella esattoriale: il Consiglio dei Ministri del 23 novembre ha infatti approvato, in sede di esame preliminare, un provvedimento che modifica o abroga diverse norme mai entrate in vigore per mancanza di provvedimenti attuativi.
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Taglio 2012
Fra queste anche l’articolo 5 del Dl 95/2012, che disponeva il taglio dell’aggio Equitalia fino a un massimo di 4 punti percentuali dopo quello di un punto nel 2013. In base alla norma, sarebbe sceso al 4%. In realtà, questa modifica è stata superata da un’altra norma, il Dlgs 159/2015, che ha razionalizzato la riscossione cambiando fra le altre cose il meccanismo attraverso il quale vengono stabiliti i relativi costi.
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Aggio 2016
L’aggio Equitalia dal primo gennaio 2016 sarà infatti sostituito da minori oneri di riscossione commisurati ai costi per il funzionamento del servizio: pagando la cartella esattoriale entro 60 giorni dalla notifica, l’onere di riscossione sarà pari al 3% dell’importo della cartella, percentuale che salirà al 6% nel caso di pagamento oltre i 60 giorni.
Attenzione: questa nuova norma riguarda esclusivamente le cartelle che vengono notificate nel 2016; per le somme iscritte e ruolo consegnate nel 2015 si continuerà a pagare il 4,65% oppure l’8%, rispettivamente per i pagamenti che avvengono entro oppure oltre i 60 giorni.