Stage in azienda: le guide Isfol

di Anna Fabi

Pubblicato 27 Novembre 2015
Aggiornato 2 Ottobre 2018 12:00

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Due nuove edizioni per le guide Isfol dedicate a tirocinio extracurriculare e stage in Europa: normativa, schede pratiche, testimonianze, consigli delle aziende.

Tirocinio extracurriculare e stage in Europa: su questi due argomenti sono disponibili le nuove Guide Isfol, per fornire ai giovani  le informazioni e gli strumenti utili a muovere i primi passi del mondo del lavoro tramite esperienze decisive per il futuro professionale. Entrambi i testi si possono trovare online, sul sito dell’istituto per la formazione delle politiche sociali e del lavoro: si tratta della seconda edizione del “Manuale del tirocinante. Guida pratica al tirocinio extracurriculare” e della quarta edizione del “Manuale dello stage in Europa“.

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In entrambi i casi c’è una prima parte teorica, che illustra normative e funzionamento dello stage, e una seconda parte  più pratica, con schede informative per progettare il proprio tirocinio.

Il Manuale del tirocinante si occupa in particolare del tirocinio extracurriculare, strumento rivolto a inoccupati, disoccupati e a giovani che hanno concluso gli studi, per agevolare il passaggio dalla scuola al lavoro. La Guida è completa di schede con le norme di ogni Regione e tutti i dettagli su tipologia del tirocinio, durata, soggetti promotori, convenzioni, progetto formativo, indennità (in base alle diverse normative regionali, può andare da 300 a 600 euro). Ci sono poi consigli utili per trovare impiego, e il racconto di giovani che hanno fatto esperienza di tirocinio.

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L’impostazione del Manuale dello stage in Europa è la stessa: le schede pratiche riguardano le legislazioni e le norme sugli stage in ogni paese europeo. In particolare i 28 stati UE, i tre dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein e Norvegia), Serbia e Turchia. Ci sono indicazioni su come muoversi per cercare uno stage, contattare le aziende, preparare la documentazione, trovare un alloggio, conoscere il Paese dove si è deciso di andare.

In entrambi i testi sono presenti sezioni dedicate alle imprese italiane che offrono tirocini o stage all’estero, e poi ci sono alcune aziende testimonial (Marzotto, Gruppo Nestlè Italia, Telecom Italia, Unicredit), che spiegano cosa vogliono le big company dai tirocinanti: motivazione, proattività, capacità di lavorare in gruppo in contesti multiculturali. Per gli stage in Europa è fondamentale la conoscenza dell’inglese. In pratica, i valori più ricercati sono le competenze trasversali (le cosiddette soft skills), oltre a un percorso scolastico e formativo regolare e adeguato alle competenze richieste.

In genere uno stage in una grande azienda prevede un percorso formativo ben strutturato, un rimborso spese spesso accompagnato da benefit, mentre le possibilità di continuare la collaborazione dopo il termine dello stage oscillano fra il 30 e il 50%.