Monitorare la felicità dei dipendenti può aiutare i datori di lavoro a determinare quali talenti hanno più probabilità di lasciare l’organizzazione e a capire come far cambiare loro idea. Stando a quanto emerge dal Global Workforce Happiness Index sviluppato da Universum, azienda americana tra i leader mondiali nelle consulenze aziendali che ha provato a misurare la felicità dei lavoratori realizzando un indice e un quadrante della felicità, i lavoratori più felici sono quelli di Belgio e Norvegia, mentre non lo sono altrettanto in Italia.
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Si tratta di un indice caratterizzato da quattro dimensioni:
- arenati (stranded);
- soddisfatti (fulfilled);
- cercatore (seeker);
- irrequieto (restless).
L’indice misura quanto le aspettative dei lavoratori si sono realizzate nel posto di lavoro che hanno al momento, ovvero calcola la probabilità che un dipendente di un livello medio-alto decida di cambiare azienda perché insoddisfatto della propria occupazione attuale. Ad essere coinvolti sono stati 250 mila lavoratori di 55 diversi mercati mondiali. Si è trattato perlopiù di lavoratori navigati che svolgono prevalentemente un lavoro d’intelletto, figure che solitamente cambiano lavoro in base alle prospettive di carriera offerte e non dalle fluttuazioni del mercato o dalle crisi.
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In Italia i lavoratori si collocano per lo più sopra l’asse verticale che separa i quadranti, in una posizione che è a metà strada tra cercatori e irrequieti. Questo significa che in generale in Italia si tende a non essere troppo soddisfatti della propria situazione pertanto sono in continua ricerca di alternative e sono pronti, non appena trovano condizioni migliori, a lasciare l’azienda. Uno degli obiettivi del Global Workforce Index è proprio di aiutare la dirigenza a capire dove può intervenire per evitare di perdere una risorsa importante per l’attività economica che svolge.
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Nella top ten dei Paesi in cui i lavoratori sembrano essere più soddisfatti delle condizioni di lavoro in cui si trovano troviamo a sorpresa anche Sud Africa, Grecia e Russia, luoghi che hanno scavalcato i più prevedibili Stati Uniti e Canada.